Per preparare uno yogurt in casa serve
👉 Una yogurtiera, dove vi sono vasetti in vetro che, dopo averli usati, si lavano e si riutilizzano.

👉 Starter con ceppi originari (Lactobacillus delbrueckii subsp. bulgaricus e Streptococcus thermophilus). Talvolta possono essere presenti anche altri lattobacilli o bifidobatteri, probiotici. Si trova nei negozi di alimenti biologici.

👉 Latte biologico (meglio se di capra o pecora o bufala). Per chi è allergico alle caseine del latte, si può scegliere una bevanda di soia.

Il procedimento è molto semplice.

Si scalda il latte fino a raggiungere i 40°C. Ciò permetterà la colonizzazione dei batteri che aggiungeremo al punto successivo. Si tratta infatti di batteri termofili, ovvero si sviluppano in presenza di calore.

Si aggiunge lo starter, mescolando bene (senza lasciare grumi).
Si versa nei vasetti della yogurtiera (richiudendoli con il loro tappo) e si lascia fermentare per circa 14 ore. La yogurtiera è una sorta di incubatore che permette di mantenere una temperatura costante di circa 42°C.

A questo punto, trasferiamo i vasetti in frigorifero per altre 8 ore.
Si conserva poi in frigorifero, a 4°C, dove potrà resistere anche per due settimane.

Potrà essere consumato aggiungendo un po’ di frutta fresca, frutta secca oleosa (mandorle, nocciole), scaglie di cioccolato fondente (almeno 85%), fiocchi di avena…

Lo yogurt è adatto anche per chi è intollerante al lattosio. Lo abbiamo detto tante volte… ma ripeterlo può essere utile 😉

Lo yogurt può aiutare a ridurre l’infiammazione cronica di basso grado indotta dall’obesità, modulando il microbiota intestinale e promuovendo il benessere intestinale.

Nel caso di gastrite, dove è presente infiammazione a livello della mucosa gastrica, può essere interessante assumere alimenti come lo yogurt. Infatti, i batteri utilizzati per la fermentazione producono particolari sostanze (quelle che poi determinano la cremosità dello yogurt) che possono contribuire alla protezione della mucosa stessa.

Approfondimenti nel mio libro “Questa non me la mangio” edito Terra Nuova Edizioni.


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