È stato dimostrato che l’integrazione a lungo termine di vitamina K2 riduce il rischio di sviluppo del diabete.

Lo studio più ampio, condotto su 38.000 uomini e donne, di età compresa tra 20 e 70 anni, ha dimostrato che solo 10 μg/giorno di K2 riducono il rischio di diabete del 7%.

Il meccanismo attraverso il quale questo K2 può agire in tal modo sta cominciando a essere svelato. La vitamina K2 attiva l’osteocalcina, che ha dimostrato in vitro di promuovere la proliferazione delle cellule beta pancreatiche nonché di aumentare la produzione di insulina.

Il meccanismo specifico è attualmente in fase di ricerca e si ipotizza che osteocalcina, lectina e adiponectina abbiano una rete complessa per il metabolismo del glucosio che può essere modulata dalla vitamina K2.

Insomma, la vitamina K2 può migliorare la sensibilità all’insulina e concorrere alla riduzione dei livelli di glucosio nel sangue.

Bibliografia
Int. J. Mol. Sci. 2019, 20(4), 896;


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