Come scegliere un buon integratore di vitamina D
Leggiamo gli ingredienti
- Principio Attivo: COLECALCIFEROLO (vitamina D3)
- Eccipienit: Olio extravergine di Oliva, olio di Cocco
La vitamina D andrebbe scelta preferibilmente in gocce.
In figura un esempio… anche se ce ne sono altre altrettanto valide. Importante è controllare gli ingredienti.
Quante gocce?
Questo dipende da integratore ad integratore. Ci sono integratori nei quali 1 goccia = 2.000UI. Altri che per raggiungere le 2.000UI necessitano di più gocce.
Per questo integratore, 1 goccia sono 2.000 UI.
Assunzione vitamina D
Andrebbe assunta GIORNALMENTE.
Perché? La forma di vitamina D assunta attraverso gli integratori (colecalciferolo) ha una emivita di 24 ore.
Da assumere durante o a fine pasti. Se assunto la sera può aiutare a favorire il sonno.
Le mega dosi che vengono fornite settimanalmente (o addirittura mensilmente) fanno aumentare subito il livello nel sangue, ma non rendono disponibile la vitamina D quotidianamente laddove ci serve maggiormente (nei tessuti).
Purtroppo molti medici sono soliti prescrivere dosi molto alte (MEGADOSI) in soluzioni uniche settimanali, mensili… addirittura annuali. Queste megadosi, oltre ad essere inefficaci (abbiamo visto che la forma di vitamina D assunta attraverso gli integratori ha un’emivita di 24 ore), possono essere anche rischiose.
Secondo le linee guida SIOMMMS ( Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro), la dose massima giornaliera oltre cui si ritiene elevato il rischio di intossicazione è stata identificata in 4.000 UI (40 UI equivalgono a 1 microgrammo).
L’importanza della vitamina D
Purtroppo, al momento attuale, vi è scarsa informazione sia sull’importanza della vitamina D, sia sui livelli di assunzione (nonostante i numerosi articoli presenti in letteratura).
E gran parte della popolazione ne è carente.
Ad esempio, i livelli ematici indicati da AIFA (12 ng/mg) sono molto insufficienti.
Provate a misurare i valori emtici di PTH (paratormone): se la vitamina D è bassa, si assorbe poco calcio, per cui la calcemia si riduce ed interviene questo ormone (il PTH) per sottrarre il calcio dalle ossa.
Quindi, AIFA, fornisce messaggi che possono favorire osteoporosi.
I valori ematici OTTIMALI sono 50-60ng/ml.
Approfondimenti: http://www.ilcibodellasalute.com/limportanza-della-vitamina-del-sole/
E per i bambini?
I livelli di assunzione per i bambini sono di 400-600UI/die.
Anche qui, l’integratore non dovrebbe contenere olio di semi. Tanto meno fruttosio o edulcoranti.
La fonte principale è il sole
La fonte principale è il sole: ma il sole deve essere allo zenit. Per verificare se riusicamo a sintetizzare la vitamina D esiste la regola dell’ombra.
Oltretutto, l’esposizione al sole deve essere senza filtri UVB (sono i raggi UVB che permettono la sintesi colpendo la molecola di colesterolo sulla nostra cute) ed esponendo gran parte della pelle del nostro corpo.
E la vitamina K2
Mentre la vitamina D permette l’assorbimento del calcio, quindi dall’intestino al sangue, la K2 permette il trasferimento del calcio dal sangue alle ossa. Utile, quindi in caso di osteopenia.
In caso di assunzioni di vitamina D3 maggiori di 4.000 UI andrebbe integrata anche la k2 (a distanza) per ridurre il rischio di calcificazione dei tessuti molli.
La k2 viene prodotta a livello intestinale. In caso di disbiosi quindi la sua produzione potrebbe essere compromessa e potrebbe essere necessaria l’integtazione.
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