Il tessuto adiposo (AT) non è cattivo.
L’AT è classificato in due tipi principali: tessuto adiposo bianco (WAT) e tessuto adiposo bruno (BAT), ognuno dei quali svolge funzioni distinte.
Il WAT è principalmente coinvolto nell’immagazzinamento energetico ed è noto per la sua capacità di espandersi e immagazzinare lipidi. Il WAT è predominante nei depositi sottocutanei, ma si trova anche attorno agli organi interni.
Il BAT è specializzato nella termogenesi attraverso la fosforilazione ossidativa disaccoppiante (in sostanza anziché produrre energia, si genera calore).
Quindi, il tessuto adiposo bianco (quello più diffuso) è principalmente una riserva di energia. Ma non solo. E’ di fatto anche un organo endocrino, importante per il mantenimento funzionale e salutare dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonade.
Tra gli ormoni rilasciati dal tessuto adiposo, vi è anche la LEPTINA (importante anche per la segnalazione del senso di sazietà. Si veda foto).
Nel momento in cui le riserve di tessuto adiposo non sono sufficienti, vengono rilasciati più bassi livelli di leptina.
Se i livelli sono al di sotto di un “valore soglia” non possono agire come segnale centrale di stimolo del sistema riproduttivo (ovvero le riserve energetiche non sono sufficienti). Non è un caso che nelle donne affette da anoressia nervosa vi sia anche amenorrea.
Se il grasso scende al di sotto del 22% del peso corporeo, il ciclo scompare, la funzione mestruale si perde.
Vi è anche un problema quando la massa grassa (tessuto adiposo) si espande eccessivamente. In tal caso, non riuscendo a immagazzinare i lipidi in eccesso (sotto forma di trigliceridi), si ha una deposizione ectopica (anomala) in organi come il fegato, contribuendo alla patogenesi della steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Si definisce non alcolica perché non è causata dal consumo di alcol.
Suddetta condizione è caratterizzata da un accumulo di grasso nel fegato che, se non gestita, può progredire verso malattie epatiche più gravi, fino al carcinoma epatco.
Recenti dati epidemiologici rivelano che la NAFLD colpisce oltre il 70% dei soggetti obesi, con la sua prevalenza in costante aumento parallelamente all’epidemia di obesità.
Da steatosi epatica a DIABETE il passo è breve.
Non è un caso che la regressione dal diabete è possibile grazie al calo ponderale. Riducendo la circonferenza vita (il grasso viscerale), si riduce l’accumulo ectopico di grasssi a livello epatico (oltre che a livello muscolare) e il diabete può regredire.
RIF. BIBLIOGRAFICO
Lopez-Yus M, Hörndler C, Borlan S, Bernal-Monterde V, Arbones-Mainar JM. Unraveling Adipose Tissue Dysfunction: Molecular Mechanisms, Novel Biomarkers, and Therapeutic Targets for Liver Fat Deposition. Cells. 2024 Feb 22;13(5):380. doi: 10.3390/cells13050380. PMID: 38474344; PMCID: PMC10931433.
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