Ben sappiamo che l’essere umano si nutre non solo di materia, ma anche di emozioni e di pensieri. E,se negativi, possono essere nocivi più di un pane con zucchero e farina00.

La mia vita è cambiata?

Si certo, io sono cambiata. Spero. Proprio perché la vita è trasformazione.
Se così non fosse saremmo di fatto… morti in vita.
E quando si parla di normalità, chiediamoci… cosa è normale?
E’ normale vivere prigionieri della routine di ogni giorno?

Qualcuno, vedo, in questo periodo ha riscoperto il contatto con la natura. Del resto, ogni momento di crisi è di fatto una opportunità. Tutto sta a coglierla.

Importante, inoltre, non cadere nella trappola di chi ci vorrebbe meri burattini. Affinché la nostra vita si riduca ad uscire di casa unicamente per lavorare. E che poi, tornati a casa, ci si incolli sul divano con una bibita (ovviamente zuccherata).

Cosa ho fatto durante la pandemia?

Quando c’era “vietato uscire se non per lavorare”, noi uscivamo sempre. Era già primavera e si andava al ruscello, dove lo scorrere del fiume scandiva il suo tempo ed il cinguettio degli uccellini ci richiamava alla vita.

Sicuramente qualcuno avrebbe detto: “che trogloditi”.
Per colpa loro non ne usciremo più. Nel mentre, loro avevano incollato le loro chiappe sul divano ed assumevano la loro dose di zucchero quotidiano.

Quello zucchero che riduce le funzioni cognitive.
Quello zucchero che è complice della sindrome metabolica e di uno stato infiammatorio cronico a cui è correlata questa pandemia.
Ecco perché non ne usciremo più.

Ci sono numerosi studi scientifici in merito. Come ho anche descritto nel mio libro “Grani Antichi e Pasta Madre“, dove ovviamente non parlo solo di pane, ma anche della possibilità di ritrovare l’anima.

E già, dirà qualcuno!! Fai presto a parlare. L’avete sentita la classica frase “Voglio vedere poi se ti ammali, ti intubano e muori”? Si, la solita tiritera… che tristezza.
Di fatto, sia io che mio marito ci siamo ammalati già da tempo. E siamo ancora vivi.

Ci siamo ammalati prima che descrivessero questo virus come un mostro che ammazza tutti (quando in realtà la letalità è bassa… basterebbe aprire gli occhi e vedere il numero di asintomatici).

Prendiamoci dunque cura della nostra salute. Che dipende anche dal nostro stato d’animo, dalle emozioni, dalla nostra mente.

Ricordandoci che la libertà è anche scegliere per la nostra vita ed assumersi le nostre responsabilità. Al di là di una mascherina… La responsabilità va decisamente oltre.


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