Una pancia dilatata è spesso indice di infiammazione. Per ridurre il gonfiore di pancia bisognerebbe partire con una dieta antinfiammatoria. E questo è importante, non solo per un fatto estetico, ma è legato a un aspetto fondamentale di prevenzione primaria. “Le persone con stato infiammatorio cronico hanno un maggior rischio di ammalarsi di cancro del colon e probabilmente di altri tumori,” ci riferisce il Prof. Berrino.
Vi sono cibi naturalmente anti-infiammatori come il riso integrale, ricco di polifenoli antinfiammatori, in particolare la tricina. Che è diverso dal riso bianco, dove queste proprietà antinfiammatorie non ci sono più. Infatti, è vivamente sconsigliato mangiare il riso bianco!
Una raccomandazione potrebbe essere quella di scegliere tra i cereali quelli senza glutine, altrimenti preferire i grani antichi (farro mono cocco, senatore cappelli, ecc). Non dimentichiamo, comunque, un aspetto importante: la differenza tra cereali integrali e raffinati. Un chiaro esempio è dato dalla differenza tra riso integrale e riso bianco, di cui abbiamo parlato poc’anzi.
Una volta mi è capitato di leggere un articolo nel quale, per la pancia piatta, veniva suggerito di PREFERIRE, come dolcificante, il SACCAROSIO. Il saccarosio è lo zucchero, ovvero il principale veleno della nostra alimentazione. Tra l’altro, il saccarosio (costituito da glucosio e fruttosio) e, ancor più, il glucosio hanno un indice glicemico altissimo!!!!
Tornando alla nostra infiammazione. Come si fa a tenerla bassa? Sempre Berrino ci suggerisce: “Ci sono due cose da fare: una è TENERE BASSA LA GLICEMIA, perché se la glicemia è alta, lo zucchero e le proteine del plasma si legano alle nostre macromolecole e causa dei prodotti che si chiamano “age”, dei prodotti avanzati della glicazione delle proteine, che attivano i geni dell’infiammazione.
L’altro fattore è l’esagerata ricchezza nella nostra alimentazione di cibi di provenienza animale, che sono ricchi di acido arachidonico, che è il precursore delle prostaglandine infiammatorie. Con l’eccezione del pesce, perché il grasso del pesce, gli omega 3 del pesce, sono i precursori delle prostaglandine antinfiammatorie“.
Vi sembra dunque una raccomandazione sensata quella di suggerire il saccarosio (che la glicemia la alza!) come dolcificante? Questo è contrario a ogni raccomandazione di prevenzione della salute!
Gonfiore e indurimenti addominali potrebbero essere correlati anche ad uno squilibrio energetico Milza-Pancreas. Per questo rimandiamo all’articolo specfico: Ansia? Fame nervosa? Attacchi di Panico?
Per una pancia piatta sarebbe bene evitare lieviti (come il lievito di birra) o anche troppa frutta. In particolare, quella tropicale (ad esempio la banana) che ci aiuta a espanderci!
E il pomodoro? Anche se ricco del mitico licopene, non è sempre indicato in caso di infiammazione. Nel pomodoro, le lectine, “avendo proprietà chimiche simili a quelle degli antigeni dei gruppi sanguigni, possono interagire con la mucosa del tratto intestinale e provocare vari sintomi, come infiammazione gastrointestinali e malassorbimento dei nutrienti, fino ad alterazioni del sistema immunitario che sfociano in processi infiammatori di tipo patologico” [Fonte: Nutrizione genetica, di Jeffrey S. Bland, Sarah H. Benum].
Ma le lectine sono proteine, quindi in cottura vengono denaturate.
Ridurre l’infiammazione è importante, non solo per un fatto estetico, ma è legato a un aspetto fondamentale di prevenzione primaria.
La prevenzione inizia a tavola!
Non finiremo mai di ribadire l’importanza di acquisire consapevolezza per diventare artefici della nostra vita e responsabili della nostra salute.
Ci insegna Ippocrate, padre della medicina: “Non basta prevedere la malattia per guarirla, occorre insegnare la salute per conservarla”.
La salute, si sa, è un grande business. E l’interesse non è tanto centrato sulla prevenzione, quanto (in particolare da parte delle case farmaceutiche) sulla “cura” delle malattie.
La questione è: dobbiamo alimentare la nostra salute oppure tali interessi?
A noi la scelta!
Silvia Petruzzelli
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