Quello che la frittura faccia male è un altro mito da sfatare. Ogni tanto, se fatta bene, con un buon olio extravergine di oliva, fa parte di una dieta sana. E diventa anche una palestra per il fegato.
Se friggiamo in tempura, oltre a non rischiare di far bruciare l’olio, potremo realizzare fritture leggere che ne assorbono poco.
L’olio cotto è infatti in grado di stimolare la produzione di bile, attraverso la quale possiamo eliminare le tossine “liposolubili” (ovvero solubili nei grassi, che quindi non possono essere eliminate attraverso liquidi corporei quali sudore oppure urina).
Oltretutto, la presenza di antiossidanti (vitamina E e polifenoli) dell’olio di oliva lo proteggono dall’ossidazione durante la cottura.
Frittura in tempura
E’ una frittura ad immersione, con abbondante olio. Quindi, non si rischia di bruciare. Inoltre si usa sempre l’accortezza di non lasciare mai l’olio sulla fiamma senza nulla dentro. Ma si aggiunge ad es. una foglia di insalata per non aumentare troppo la temperatura.
Possiamo realizzare fritture leggere che assorbono poco olio, assicurandoci uno shock termico: quindi possiamo impanare il cibo e raffreddarlo in frigo prima dell’immersione in olio.
E la friggitrice ad aria?
E’ di fatto un forno ventilato. Ovvero, rispetto al forno statico, aumenta le temperature di circa 20°C… Quindi, impostando la temperatura a 180°C, questa di fatto raggiungerà i 200°C, aumentando il rischio acrilammide.
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