Avete presente la parte bianca che si forma quando congelate il pane?

È muffa? No! È ghiaccio? No! Il pane è secco per cui la quantità di acqua è pressoché nulla.

Allora cos’è?
È amido retrogradato ovvero amido resistente. Si chiama così perché è resistente alla digestione. E potrà quindi essere utilizzato a livello intestinale. Ed è così che i batteri intestinali, fermentando questo amido (fibra solubile) produrranno acidi grassi a catena corta, in particolare acido butirrico, con azione antinfiammatoria e in grado di conservare l’integrità di barriera.

Tutto questo non è meraviglioso?

L’amido resistente lo troviamo anche nel pane raffermo. Ovviamente il pane lo preferiamo con grani antichi e pasta madre.

I nostri antenati erano avanti, con le ricette di recupero del pane secco. Oggi invece che si fa? Il pane vecchio si butta. Uno schiaffo anche alla fame nel mondo.

Oltretutto, la dieta odierna contempla cereali raffinati (per molti i cereali sono i kellogg’s)… praticamente zero legumi… e fibra solubile bye bye… ecco perché gran parte della popolazione è in disbiosi!

A ciò si aggiunga un consumo elevato di carne rossa… che favorisce infiammazione intestinale…

Chiediamoci poi il perché di tante patologie che un tempo non c’erano a cominciare da quelle autoimmuni.

Approfondimenti nel mio libro “Questa non me la mangio” edito Terra Nuova Edizioni


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