Il morbo di crohn è una malattia infiammatoria. E’ importante dunque basare la propria alimentazione su cibi che non alimentino ulteriormente l’infiammazione (Primo: non nuocere!).

Si riceve un grande giovamento da un’alimentazione equilibrata.

Alimenti peggiori

I cibi che hanno effetto diretto su questi disturbi sono cibi estremi come zucchero e carne, che contribuiscono ad aumentare l’infiammazione.

Andrebbero eliminati: zucchero e dolci, carni, farina 00, salumi, formaggi, latte e derivati, pomodori, melanzane, peperoni, frutta tropicale, cibi industriali, aromi chimici.

Cambiando alimentazione, sarebbe bene limitare alimenti ricchi di fibre (almeno all’inizio), specie quelle dure e irritanti, evitare in particolare fibre lunghe come carciofi, cicoria, fagiolini. Sarebbero da evitare fibre dure come quelle del pane, biscotti e prodotti da forno in genere (anche se preparati con pasta madre), come anche la pasta di grano duro (che contiene una crusca più dura e irritante di quella del grano tenero).

Nella prima fase, sarebbe opportuno evitare i legumi (preferendo quelli decorticati come le lenticchie rosse, oppure i legumi passati), così come la frutta secca ed i semi oleosi (mandorle, semi di sesamo, semi di zucca, ecc). Sarebbe bene non usare seitan e tempeh.

I dolci, anche se di buona qualità, sarebbe non sono opportuni; in caso ci sia desiderio di dolce, si può preparare frutta cotta con kuzu.

Evitare tè e caffè e, naturalmente, l’alcol.

Alimenti migliori

L’alimento più importante è la crema di riso, passata al setaccio per rimuovere la fibra più grossolana. Ottima se inspessita con kuzu.

L’ideale sarebbe consumare al mattino, a digiuno, una tazza di ume-sho-kuzu e poi una tazza di crema di riso dopo 30 o 60 minuti, per aiutare a far calmare l’infiammazione. Chiaramente, può essere consumato anche a pranzo.

Per quanto riguarda i cereali, si può iniziare con con riso semintegrale, miglio, quinoa, pasta di grano saraceno (soba, che contiene solo saraceno): questi cereali sono senza glutine, quindi ben tollerati anche in caso di allergia al frumento.

Come metodo di cottura, sarebbe da preferire quella a vapore e stufata senza olio (nishime, una cottura realizzata disponendo le verdure a strati, con poca acqua).

Può essere usato abbastanza frequentemente il pesce, purché associato alle verdure e non al cereale. A volte anche carni bianche e tofu (il tofu va comunque sempre cotto!).

La scelta degli oli (come sempre) è importante: da preferire oli di prima spremitura.

Il sale: integrale e solo in cottura (mai crudo).

La frutta con parsimonia e solo cotta con kuzu e comunque lontano dai pasti.

La bevanda migliore è il tè kukicha (tè verde in rametti) che è praticamente privo di teina.

Utile prepararsi una zuppa con verdure e un po’ di alga wakame (3-4 cm): la si fa cuocere molto a lungo (2 ore) e si aggiunge un po’ di miso.

Alcune ricette

 

Per approfondimenti:



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