“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto, né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute.”
Ippocrate, 460-377a.C
Cosa possiamo fare per conservare la salute? Ce lo insegna Ippocrate, che già migliaia di anni fa ci suggeriva la giusta dose di nutrimento e di esercizio fisico.
Ora, sull’attività fisica non ci sono dubbi: basterebbe muoverci un po’ di più e stare un po’ all’aria aperta. Magari, sostituire l’ascensore con le scale, andare a piedi o in bicicletta al posto di usare l’auto.
Per il nutrimento? Anche questo punto è abbastanza semplice. Basterebbe tornare a mangiare come si faceva un tempo: cibo vero, non trattato industrialmente, prevalentemente vegetale, biologico (ovvero naturale).
Basterebbe tornare alla vera Dieta Mediterranea (quelli che in pochi oggi conoscono, purtroppo), in linea con le raccomandazioni del Codice Europeo Contro il Cancro, che suggerisce di basare la nostra alimentazione quotidiana, prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con un’ampia varietà di cereali non industrialmente raffinati e legumi, verdure (non amidacee) e frutta di stagione. In linea con l’insegnamento che ci viene dalla Macrobiotica.
Semplice, no? Eppure difficile. Come mai? “Cambiare è difficile, anche perché siamo affezionati alle nostra abitudini” ci dice il Dott. Franco Berrino. Le nostre abitudini si sono talmente trasformate (rispetto ad un tempo in cui si mangiava cibo vero, povero, non trasformato, poca carne), che uscirne non è facile.
Cambiare con gradualità, ma cambiare, mangiando i cibi nella loro integralità.
Ecco una bellissima intervista a Franco Berrino.
Può capitare, se si torna a mangiare cibo integrale, che si possa avere difficoltà di digestione e gonfiore di pancia. Come mai? Possiamo ipotizzare due motivi:
- il nostro intestino è infiammato (anche a causa di un eccesso di cibi pro-infiammatori, come carne e prodotti raffinati). Basterebbe eliminare la causa, per ridurre l’infiammazione.
- non mastichiamo. Siamo talmente abituati a cibo privo di struttura (prodotti raffinati) o a cibo che non si riesce a masticare a lungo (come la carne) che non mastichiamo più. Lo facevamo quando eravamo piccoli (osserviamo i bambini!). Torniamo dunque alle vecchie sane abitudini: mastichiamo ogni boccone almeno 30 volte, fino a che diventa liquido 🙂
Ma vediamo alcuni semplici passi per impostare una sana alimentazione che ci consenta di conservare la salute. Ricordando che la nostra salute è strettamente collegata a quella dell’ambiente.
Il binomio è dunque sostenibilità e salute. Oltre che Salute e Felicità!
- Sostituire i prodotti raffinati con quelli integrali (che siano di provenienza biologica). Questo è molto semplice. Vuol dire usare il riso integrale al posto di quello raffinato. Sostituire la farina 00 (o peggio la Manitoba) con la farina integrale (verificando che sia un vero integrale, ovvero che non sia riportato farina di frumento+crusca).
- Evitare lo zucchero, cominciando con il sostituire lo zucchero bianco con quello integrale di canna, fino ad abituarsi a sapori meno dolci, arrivando ad utilizzare solo la frutta per la preparazione dei dolci.
Disintossicarsi dallo zucchero non è semplice: questo alimento infatti crea dipendenza. Ecco perché, per eliminarlo, potrebbe essere necessario un percorso graduale, come riportato nell’articolo che parla delle alternative allo zucchero.
Lo zucchero (insieme ai prodotti raffinati) è uno dei cibi che contribuisce maggiormente ad indebolire la nostra salute. - Sostituire il sale raffinato (o, peggio, quello iodato) con il sale marino integrale, il sale integrale delle nostre saline.
Nell’articolo in cui parlo dell’importanza del sale, potete comprendere le motivazioni di questa sostituzione.
Attenzione, in ogni caso, ad usare il sale con parsimonia! - Ridurre il consumo di carne, salumi, formaggi, uova (questi cibi favoriscono l’infiammazione e quindi la malattia), preferendo il pesce azzurro. Non farsi intimorire dalle false credenze del tipo: “Se non mangio carne, da dove le prendo le proteine?”. Le proteine sono ovunque e se seguiamo quanto riportato al punto 6, non rischiamo alcuna carenza in termini di aminoacidi essenziali.
- Liberarsi dalla dipendenza dal latte. Come lo zucchero crea dipendenza (fisica), il latte crea anche una sorta di dipendenza psicologica (è un po’ come tornare bambini ed essere coccolati dalla mamma). Ecco perché rimane spesso il desiderio di una tazza di latte.
Potremmo cominciare sostituendo il latte vaccino con una bevanda vegetale, quale latte di mandorle, bevanda di avena, di riso (meglio se integrale).
Anche qui, come per la carne, non cadete nella trappola che il latte faccia bene alle ossa, specie se siete in menopausa. Non esiste un solo studio che lo abbia documentato. Alcuni studi hanno addirittura riscontrato che la frequenza di fratture in menopausa è tanto maggiore quanto è maggiore il consumo di carne e di latticini. - Introdurre nella propria alimentazione i cereali integrali (meglio se in chicco e chiaramente biologici), che insieme ad una piccola porzione di legumi, forniscono tutti gli aminoacidi essenziali di cui abbiamo bisogno.
Non esageriamo comunque con i legumi. Le proteine sono importanti e ne abbiamo bisogno. Ma se poco fa bene, troppo non fa meglio, specie in questo caso. - Se si usa il grano, evitare i grani moderni, preferendo quelli antichi (Senatore Cappelli, Grano Verna, ecc).
- Utilizzare solo verdura di stagione, preferibilmente non amidacea (quindi non le patate), possibilmente locale. Limitare l’utilizzo delle solanacee (pomodori, peperoni, patate, melanzane) alla sola stagione estiva, e farne comunque un uso modico, a meno che non vi siano determinate patologie che richiederebbero la loro eliminazione (tumori, osteoporosi, artrite, ecc).
La frutta (cotta o essiccata), insieme ai semi oleosi potranno diventare la base per toglierci la voglia di dolce, gratificando la nostra milza in modo sano e naturale. - Utilizzare solo frutta di stagione e del proprio clima (evitando quella tropicale, come ananas, banane, mango, ecc).
- Non facciamoci mancare la magnifica zuppa di miso e le verdure fermentate, utili per rinforzare la salute del nostro intestino. Possiamo cominciare il nostro pasto con una zuppa di miso e terminare con un ciuffo di verdure fermentate: ciò aiuta ci aiuta la nostra digestione.
Ippocrate parla di giusta dose di nutrimento: quindi è importante la qualità, ma anche la quantità! Il problema di oggi è anche quello che si mangia troppo, oltre che male. Dunque, torniamo al vivere parco!
Impariamo a vivere in salute e felici 🙂
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