Certamente!
È necessario per indurre una condizione psicologica di allerta, paura.
E, ovviamente, di controllo.
La notte fa più paura del giorno.
Anche se è durante il giorno che ci potrebbe essere più rischio di contagio. Ma non è questo il punto!
Durante il giorno si svolgono attività “essenziali”. Dove l’essenza non è vivere, ovviamente. Ma lavorare.
E, come riportato all’ingresso dei campi di concentramento, “il lavoro rende liberi”. Infatti, poverini, furono “liberati” dai loro corpi.
Ora è necessario liberarci dalla nostra anima. Fatto ciò, il controllo sarà totale.
Il coprifuoco, del resto, è volto a ricordarci che non siamo liberi. Ma solo marionette che si muovono a comando.
Per favore. Non chiedete il senso!
Farsi domande non rientra tra i nostri compiti.
Ciò che conta è seguire le regole. Anche se non hanno senso.
Solo in questo modo “ne usciremo”… ovvero usciremo dalla nostra dimensione umana.
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