Vi dicono: mettete le mandorle in ammollo, così si riduce l’acido fitico che può interferire con l’assorbimento di minerali quali calcio, magnesio, zinco.
Peccato che i minerali siano idrosolubili! Ovvero si trasferiscono nell’acqua di ammollo, insieme alla fibra solubile e alle vitamine idrosolubili.
Inoltre, rimanendo umide, dopo qualche giorno si rischia che si formino muffe con il rischio di aflatossine.
In natura esistono diversi tipi di aflatossine. L’aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità.
Le mandorle tostiamole! Nel forno statico. A temperatura di circa 100-110°C.
Tranquilli, gli acidi grassi polinsaturi non si trasformano in acidi grassi saturi come qualcuno si è inventato.
La tostatura, oltre a ridurre l’acido fitico, permette di denaturare le lectine. E migliora le proprietà organolettiche.
Per approfondimenti: articolo sulle mandorle tostate.
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