Non è la prima volta che seguaci della palelolitica approdano sulla mia pagina cercando di “sponsorizzare” il consumo di carne rossa (vitello, manzo, maiale, cavallo, agnello, pecora, capra).
Senza ovviamente fornire alcuno studio scientifico a supporto di una alimentazione che preveda un consumo eccessivo di tale alimento.
Di contro, gli studi al riguardo sono abbastanza chiari. Tant’è che il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, che ha fatto una revisione completa di tutta la letteratura scientifica, suggerisce di LIMITARE LE CARNI ROSSE.
Questo non vuol dire che le carni rosse non debbano far parte della nostra alimentazione. Ma che sarebbe meglio non tutti i giorni. E non da allevamenti intensivi.
Olttetutto, se tutti mangiassimo carne rossa tutti i giorni, sarebbe decisamente insostenibile.
Ricordiamo che un tempo si mangiava due volte l’anno.
Gli stessi paleolitici (quelli veri che vivevano nelle caverne) non se la potevano permettere tutti i giorni. A quell’epoca non c’era il supermercato, ma bisognava andare a caccia con arco e frecce. E non c’era neppure il frigorifero dove conservarla. Per cui, si doveva consumare subito. E poi si doveva tornare a caccia, correndo ed inseguendo la “preda”… e non è detto che si riuscisse a catturarla. A volte, si nutrivano di animali uccisi dai grandi predatori,
Non a caso, al tempo del paleolitico erano prevalentemente raccoglitori piuttosto che cacciatori.
Mentre, i paleolitici new age ha uno stile di vita nettamente differente degli esseri umani che vivevano nelle caverne.
Qual è il problema delle carni rosse?
=> GRASSI SATURI. I grassi di cui è composta sono prevalentemente grassi saturi, ad azione aterogena. Pertanto, se in eccesso, può rappresentare un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
=> FERRO EME. Ha una buona % di FERRO EME, la forma maggiormente biodisponibile per il nostro organismo. Il ferro eme, in dosi eccessive può aumentare l’infiammazione del tratto intestinale, aumentando il rischio di tumori del colon-retto.
Ecco perché qualcuno sostiene che le carni rosse siano una ottima fonte di ferro. Peccato che il 60% di ferro della carne è di tipo NON EME, il cui assorbimento è analogo a quello dei fagioli, ovvero ha bisogno della vitamina C (succo di limone ad esempio) per essere assorbito. Quindi, per il ferro forse i fagioli sarebbero meglio. Unendo poi il succo di limone oppure mangiando fragole o kiwi.
Considerazioni
Considerando che l’essere umano si è evoluto (ce lo auguriamo), sarebbe auspicabile una alimentazione prevalentemente vegetale (ma non esclusivamente). Sia per la nostra salute sia per quella del pianeta.
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