Questi sono i messaggi diffusi sulla rete da pesudo nutrionisti (sono quelli che non sanno neppure la differenza tra un nutriente e il cibo)

Ebbene no!! La soia non è un interferente endocrino. Come ci conferma una review del 2021 [1].

Non ci sono, dunque, sufficienti evidenze che suggeriscano che le persone con ipotiroidismo debbano completamente escludere la soia dalla propria alimentazione. L’importante è che la dieta non sia carente di iodio.

Gli isoflavoni della soia (genisteina, quello principalmente presente in questo legume, daidzeina e gliciteina,) aiutano le donne in menopausa a ridurre sintomi come le vampate di calore e le sudorazioni notturne.

La presenza di questi composti aiuta anche a ridurre il rischio di osteoporosi (considerando che la soia è oltretutto un’ottima fonte di calcio).

Approfondimenti nel mio libro Questa non me la mangio.

La demonizzazione di soia e legumi generalmente è portata avanti da chi suggerisce di mangiare tanta carne…. Ovvero devastante per l’ambiente e la nostra salute.

[1] Messina, M., Mejia, S. B., Cassidy, A., Duncan, A., Kurzer, M., Nagato, C., Ronis, M., Rowland, I., Sievenpiper, J., & Barnes, S. (2022). Neither soyfoods nor isoflavones warrant classification as endocrine disruptors: a technical review of the observational and clinical data. Critical reviews in food science and nutrition, 62(21), 5824–5885.


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