La parola “macrobiotica” deriva dal greco μακροβίωσις, letteralmente “lunga vita”, ma anche “grande vita”.

La Macrobiotica è una dieta, uno stile alimentare? In realtà è molto di più. Ci permette, attraverso i suoi principi, di vivere in armonia con la natura e di entrare in contatto con il nostro Io, conoscendo noi stessi e ritrovando il fine e il senso della nostra vita.

La Macrobiotica è difficile da comprendere e da seguire? I suoi principi sono talmente semplici da risultare, a volte, paradossalmente complicati. Questo dipende fondamentalmente dal nostro approccio occidentale, scientifico, che vede i dettagli e perde di vista il tutto. Per comprendere la Macrobiotica sarebbe sufficiente osservare i fenomeni della natura, adeguandosi ai suoi ritmi.

In realtà, tutti i popoli della terra hanno da sempre ricercato un equilibrio, nel cibo e nello stile di vita: ciò corrisponde alla filosofia macrobiotica. E’ stato solo negli ultimi decenni che ci siamo discostati da essa, in particolare dal momento in cui l’industria ha espanso pesantemente la sua ingerenza nel processo alimentare (dall’utilizzo di prodotti di sintesi in agricoltura alla trasformazione industriale degli alimenti) e i moderni mezzi di trasporto e di coltivazione hanno fatto in modo che abbiamo iniziato ad alimentarci di prodotti non adatti al nostro clima (per esempio cibi tropicali, perfino durante la stagione fredda).

Fondamentalmente, la nostra autentica dieta mediterranea è coerente con la Macrobiotica.

Ugualmente, sono coerenti con la Macrobiotica le principali raccomandazioni del mondo scientifico e dell’OMS per uno stile di vita sano, che ci invitano a mangiare prevalentemente cibo di provenienza vegetale, accompagnato da cereali non industrialmente raffinati (la macrobiotica aggiunge “preferibilmente in chicco”), legumi, verdure (non le patate) e frutta (la macrobiotica aggiunge “di stagione” e “del nostro clima”), semi oleaginosi.

La stagionalità è un aspetto fondamentale per creare armonia con l’ambiente. Questo risulta evidente se si considera attendibile il presupposto che la Natura, nella sua immensa saggezza, ci offre quello di cui abbiamo bisogno nel momento (oltre che nel luogo) esatto in cui ne abbiamo bisogno. Pertanto, mangiare prodotti fuori stagione equivale a introdurre nel nostro corpo energie non adatte al periodo in cui ci troviamo, creando i presupposti per generare squilibrio e predisporci alla malattia.

La salute, infatti, altro non è che un equilibrio energetico, dinamico, in continua trasformazione. La vita stessa è un movimento incessante al ritmo di due energie che si alternano: notte e giorno, buio e luce, femminile e maschile, energia espansiva e contrattiva, raffreddante e riscaldante, passiva e attiva, o, come le definiamo in Macrobiotica, Yin e Yang, le due forze con cui si manifesta l’energia e attraverso cui riusciamo a percepirla.

Possiamo acquisire consapevolezza di queste due qualità energetiche giorno per giorno, per esempio attraverso le nostre funzioni primarie, quelle che ci tengono in vita: respiro (espirazione-inspirazione), battito cardiaco (diastole- sistole).

La Macrobiotica non separa le componenti degli alimenti, come invece av- viene oggigiorno, quando cerchiamo di scindere il nostro cibo in proteine, grassi, carboidrati, come se fosse solo un aggregato di sostanze chimiche. Piuttosto, unisce, integra, e ci permette di valutare ciò che mangiamo anche da un punto di vista energetico, analizzandone gli effetti sul nostro corpo, ma anche sulla nostra mente, sulle nostre emozioni e – perché no – anche sul nostro spirito.

Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.


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