Le carni rosse fanno male alla salute? Facciamo il punto.

Che il consumo di carne sia correlato alla nostra salute ce lo aveva già detto  il Fondo Mondiale per la ricerca sul Cancro (WCRF: World Cancer Research Fund) nel 2007 quando ci raccomandava di EVITARE le carni conservate e limitare le carni rosse.

Queste raccomandazioni, però, ci suggeriscono anche di EVITARE le bevande zuccherate e di limitare il sonsumo di alimenti ad alta densità calorica, e di basare la propria alimentazione prevalentemente si cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi ad ogni pasto, ed un’ampia varietà di verdure non amidace (quindi non le patate) e di frutta.

raccomandazioniwcrfConsumare più carne equivale a consumare terra e acqua, con l’enorme impatto ambientale che ne deriva. Oltre ad utilizzare (per sfamare gli animali) quantità di cereali e legumi che potrebbero sfamare interi popoli (avremmo forse risolto il probelma della fame nel mondo?).
Cereali e legumi (tra l’altro OGM) non adatti ad animali che, essendo erbivori, per natura mangerebbero ERBA. Di conseguenza si ammalano e vengono trattati con antibiotici che poi saranno assunti da chi mangerà le loro carni.

Si potrebbe, di fatto, fare a meno della carne. Ma anche, semplicemente, ritornare alla vecchia DIETA MEDITERRANEA, quella VERA, in cui la carne veniva mangiata occasionalmente (probabilmente due volte l’anno).

dieta-mediterraneaLa questione è che sarà sempre più difficile produrre carne per gli attuali consumi. Il problema è che la gente vuole comunque mangiare carne: è difficile rinunciare alle attuali abitudini, anche a costo della propria salute. Tanto dobbiamo tutti morire, non è vero? Magari, però ci auguriamo anche di vivere nel modo migliore possibile! Cercando anche di dare un contributo reale e positivo su questa Terra che ci ospita. Ma è anche vero che tutta questa carne ci fa diventare talmente materiali, da annullare anche il senso etico e morale.

Il 26 ottobre lo IARC (International Agency for Research on Cancer) di Lione in collaborazione con l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) pubblica la monografia sulla relazione tra carni rosse processate e cancro, inserendo le carni rosse e le carni trasformate negli elenchi, rispettivamente, dei cancerogeni probabili e accertati. Qualcosa di nuovo rispetto a quanto già si sapeva?!

 

Tutti allarmati: come faremo senza la “ciccia” che ci piace tanto (ma piace un po’ meno alla nostra salute e a quella dell’ambiente, specie in considerazione degli attuali consumi)?

Interviene Bill Gates (si proprio lui! Uno degli uomini più potenti al mondo, che prometteva donazioni per promuovere campagne di vaccinazioni dei bambini nei paesi in via di sviluppo!): parla di apportare innovazioni tecnologiche al mercato della carne: creare “cibo” che abbia l’aspetto e sapore di carne, senza esserlo. Cita Beyond Meat e Hampton Creek Foods, due aziende che stanno sviluppando fonti di proteine vegetali per il mercato di “massa“.

Tutto ciò fa veramente paura!

Il fine di questo allarmismo sulla carne è forse questo?
E’ questo il futuro vegan? Se si sceglie di non mangiare carne, perché illudersi di continuare a farlo?

Perché non diventare consapevoli, una volta per tutte? Perché non smettere di prenderci e farci prendere in giro? Perché non scegliere di essere liberi dai condizionamenti?

Pensiamo che la soluzione possa essere una “carne vegan”? La soluzione non è sostituire un veleno (e le carni di oggi lo sono, in particolare se utilizzate “senza misura”, come di fatto avviene, e provenienti da allevamenti intensivi) con un altro veleno. Il sostituto della carne non è una “finta carne” a base di ingredienti OGM (che piace tanto all’industria alimentare) e CHIMICA (magari aggiungiamo anche lo zucchero per creare dipendenza!). Oppure un seitan (un concentrato di glutine, per di più tra i peggiori se preparato con i grani moderni!): anche questo può deleterio per la nostra salute, specie se usato senza parsimonia (ci predispone a malattie autoimmuni, non solo alla celiachia!). Prodotti che, oltretutto, andando a sostituire gli attuali consumi di carne, verrebbero, anch’essi, utilizzati quotidianamente e in modo esagerato, con le conseguenze che ne derivano.

La soluzione rimane una sola: cercare di ridurre la carne e, se possibile (ed è possibile!), eliminarla!

Rimane il mito delle proteine: se non mangio carne, da dove prendo le proteine? Di fatto, le proteine animali sono costituite dalle stesse molecole chimiche di quelle vegetali, gli amminoacidi.

Come sostituirla? Semplicemente con i legumi: la carne dei poveri. Ricordando che sarebbe bene comunque consumare anche questi con parsimonia (uno o due cucchiai a pasto): l’eccesso di proteine (anche se di origine vegetale) è sempre deleterio.

Il problema di oggi non è forse che ci siamo allontanati dalla natura? Perché continuare a farlo? Perché non cercare di essere “GREEN” in tutti i sensi?

Silvia Petruzzelli


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