Sappiamo dalla Scienza che nella nostra alimentazione sarebbe preferibile l’utilizzo di prodotti non industrialmente raffinati (tale è anche la raccomandazione del Codice Europeo Contro il Cancro).
Questo però potrebbe essere, a volte, di disturbo all’industria alimentare che fa molto uso di prodotti raffinati, soprattutto perché questi (non avendo più germe e fibra, si conservano molto più a lungo).
Mi è capitato di leggere un ulteriore articolo de “Il Fatto Alimentare” che continua ad parlare della questione. Questa volta ha chiesto il parere di un esperto: un mugnaio! Il quale (guarda caso) dice di preferire la farina bianca.
Potrei suggerire, per il prossimo articolo, di convocare la gallina di Banderas come esperto?
Questo “esperto”, dall’alto della sua “autorità scientifica” afferma: «Affermazioni del tipo “La farina bianca è un veleno” sarebbero da non considerare e da non leggere nemmeno mentre invece fanno presa sulla gente e influenzano l’opinione pubblica dei consumatori al punto che abbiamo la dieta mediterranea patrimonio dell’umanità, siamo un’eccellenza nel mondo per pane, pasta, pizza, biscotti, dolci panettoni ecc, e facciamo il possibile per demonizzarli e ostacolarli. »
E poi sempre su con il Dottor Berrino… non so che problema abbia la redazione… In Medicina Tradizionale Cinese l’ossessione è associata ad uno squilibrio di Milza … forse troppo zucchero e prodotti raffinati? Troppa farina “bianca”?
Probabilmente, sarebbero da non leggere articoli come i loro che creano disinformazione…
Premesso che questa storia sta diventando veramente ridicola (se non addirittura oscena), penso che fondamentalmente dovrebbero fare più chiarezza e far comprendere alla gente che quando si parla di farina bianca si intende non sicuramente la farina del buon mugnaio (che potrà essere esperto nel suo lavoro, ma al quale suggerirei di rimanere nel suo ambito), bensì quella “INDUSTRIALMENTE RAFFINATA”: quindi, non solo setacciata privandola della crusca, ma raffinata con i “potenti” mezzi industriali, privandola anche del germe (ovvero la parte vitale) come può essere la farina 00 (che definirla veleno è una conseguenza dei suoi effetti devastanti sulla salute).
L’AICR e l’importanza della fibra
Ora, il mugnaio, potrà anche preferire la sua farina raffinata, ma l’AICR (American Institute for Cancer Research) ci fornisce ampia documentazione sull’importanza della fibra per la prevenzione dei tumori.
Questa fibra, inoltre, rallenta l’ingresso nel sangue degli zuccheri: ecco perché i cereali integrali hanno un indice glicemico più basso di quelli raffinati. In questo modo, non si hanno picchi glicemici e viene prodotta meno insulina.
Nel colon, a seguito della fermentazione da parte di microorganismi, la fibra diventa un ottimo nutrimento per la flora batterica intestinale.
Svolge, inoltre, un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e del tumore del colon…Non a caso, il Fondo Mondiale per la ricerca sul Cancro, ha dichiarato che consumare 25-30 al giorno di fibra (ovvero 170 gr al giorno di cereali integrali) sia protettivo per il tumore al colon (il più diffuso in Occidente): questo comporterebbe una riduzione del 21% del rischio di cancro al colon retto.
E poi… che c’entra con la Dieta Mediterranea? A maggior ragione, dovremmo sapere che nella dieta mediterranea (quella vera) ad essere utilizzati erano i CEREALI INTEGRALI. Del resto, se sul sito della Fondazione Dieta Mediterranea troviamo un bel cesto con banane e pane bianco… mi sembra chiaro che qualche dubbio debba sorgere…
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