Sono anni ormai che non uso medicine. Non ho neppure il medico di base. Se mi ammalo? Molto raramente…. E quando dovesse accadere, mi curo con il cibo.
Certo, mi rendo conto, contribuisco a far abbassare il PIL!
Ma non è forse questa felicità? Godere del tempo che abbiamo a disposizione, senza sprecarlo in sofferenze e malattie che potremmo evitare e prevenire attraverso un cibo sano e bilanciato?
Tra le malattie, c’è un problemino che affligge molte donne: si tratta della cistite.
Il mio intento non è sicuramente quello di analizzarlo dal punto di vista medico-scientifico. Non sono un medico! Ciononostante, l’ho risolto senza ricorrere a medicine. In effetti, no! Mi sbaglio! Una medicina l’ho utilizzata: quella suggerita da Ippocrate. “Fa che il cibo sia la tua medicina…” egli diceva. E, affinché il cibo sia tale, è importante che sia biologico, semplice, in armonia con la natura.
Le malattie, infatti, derivano dall’esserci allontanati dall’equilibrio naturale.
Ad esempio, oggigiorno non esiste più la stagionalità. Peperoni, pomodori, zucchine: si mangiano tutto l’anno. Eppure, negli orti, crescono solo in estate! Ma in pochi lo sanno: abbiamo infatti perso il contatto con la terra, che ci nutre e ci dà la vita.
E, in più, ad aggravare la situazione, sulle nostre tavole ci sono sempre più prodotti tropicali, che ci creano un forte squilibrio, oltre ad essere poco sostenibili. Ricordiamo, infatti, che ciò che si riflette sulla nostra salute, ha sempre impatto anche su quella dell’Ambiente.
Non siamo noi, forse, parte di un tutto? Non è forse tutto collegato?
Cosa mangiamo?
- cibi che non sono adatti a noi, a cominciare dal latte. Ovviamente parlo del latte di una specie diversa dalla nostra. Lo stesso Ippocrate (377 a.C.) lo aveva già capito: “Per ognuno il latte della propria specie è di beneficio, ma quello di altre specie è dannoso“.
- cibi che la natura non ci mette a disposizione, ma che ci ostiniamo a produrre attraverso complesse trasformazioni industriali, come lo zucchero, ad esempio.
Qualcuno, a questo punto, potrebbe pensare che stia divagando. Ma non dovevamo parlare di cistite e come risolverla? Non lo stiamo già facendo?
Personalmente ho sofferto di cistite per tanti anni. Ero veramente un caso disperato, con frequenti recidive. Mio cugino, medico, specialista in nefrologia, mi sottopose a svariati esami per verificare quali fossero le cause. Quali furono gli esiti? Non vi erano cause.
Eppure il malessere era abbastanza concreto.
Intanto stavo male e continuavo a prendere antibiotici. Di fatto, più ne prendevo, più mi indebolivo e più frequenti erano le recidive.
Poi qualcosa è cambiato. Ho cominciato a studiare, a comprendere.
Ho cominciato ad eliminare il latte. Poi lo zucchero bianco (che avevo sostituito con quello di canna integrale). Per quanto riguarda la cistite, già osservavo che le “ricadute” si erano ridotte.
Successivamente, ho incontrato la macrobiotica. Cosa vuol dire? Semplicemente che ho iniziato a mangiare in sintonia con la natura, secondo stagione, preferendo i cibi locali, che la natura mi metteva a disposizione in quel momento. Quindi, cereali integrali (preferendo quelli in chicco, quindi riso integrale, miglio, orzo, farro, ecc), con verdure di stagione, pochi legumi. E a preparare i dolci utilizzando il miglior dolcificante possibile: la frutta!
Questo tipo di alimentazione ha fatto si che il mio sistema immunitario (già abbastanza indebolito dalle tante medicine che assumevo, a cominciare dagli antibiotici) si rinforzasse.
Ero talmente indebolita, che mi ammalavo frequentemente: non solo cistite, quindi, ma anche raffreddori e influenze frequenti.
In seguito al cambio alimentare, qual è stato il risultato? Niente più cistite! Non solo! Niente più raffreddori o influenze.
Non è forse meraviglioso?
Dimenticavo! Con il cambio di alimentazione ho perso anche 20kg.
Silvia Petruzzelli
Naturopata, Consulente Alimentazione Naturale
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