“Dottore ho mal di testa. Cosa posso prendere per farmelo passare?”. Le richieste sono di questo tipo. Si segue un approccio sintomatico, ovvero un approccio che prevede la soppressione del sintomo.
Ciò che dimentichiamo è che il sintomo non è la malattia: è il modo in cui si manifesta uno squilibrio, il modo in cui il nostro organismo ci segnala la presenza di un disagio più profondo. Rimuovendo il sintomo, avremo semplicemente messo a tacere noi stessi.
Se non ascoltiamo il nostro corpo, lui che fa? Offeso e triste cercherà di farsi ascoltare, inviando messaggi ancora più forti.
E’ questo uno degli argomenti affrontati nel libro Medicina da Mangiare.
Ed è così che ci mettiamo alla ricerca di rimedi magici, di soluzioni immediate.
Magari pensiamo che un probiotico possa risolvere i nostri problemi. “Mangi un po’ di tutto”… tanto ci sono i prodotti fermentati (ora l’argomento è piuttosto “di moda” 😉).
Sarebbe come voler spegnere un incendio e contestualmente continuare ad appiccarlo…
C’è bisogno di un cambiamento. E questo cambiamento deve passare attraverso un percorso di consapevolezza.
C’è bisogno di riprendere in mano la propria vita. Per farlo sono necessari responsabilità e motivazione.
E la vera motivazione è l’amore per sé stessi!
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