L’acido arachidonico (20:4) è un acido grasso della serie omega-6. E’ molto presente nei cibi di origine animale, in particolare nella carne.
Può essere sintetizzato nel nostro corpo a partire dall’acido linoleico.
L’acido arachidonico è il principale costituente dei fosfolipidi di membrana. Ma è anche il precursore delle prostaglandine che svolgono azione pro-infiammatoria e trombotica.
Non a caso i FANS (Farmaci Anti infiammatori Non Steroidei) agiscono inibendo la ciclossigenasi (COX-1 e COX-2) che catalizza la trasformazione dell’acido arachidonico in prostaglandine (si veda figura).
Poiché l’infiammazione è coinvolta in molte malattie (quelle che finiscono con ITE = infiammazione), come artrite reumatoide, colite, gastrite, è bene non esagerare con alimenti che la favoriscono.
Per la sua azione pro-infiammatoria e trombotica può favorire la formazione dei trombi nel processo di aterosclerosi. Dal trombo poi derivano condizioni patologiche (e talvolta infauste) come infarto del miocardio, ictus ischemico o emorragico.
Bene, quindi, ridurre i cibi di origine animale, preferendo piuttosto il pesce (ricco di DHA, della serie omega-3). E non dimenticando semi di lino, noci, canapa, alghe marine.
Ricordiamo che il rapporto ideale omega6/omega3 è 4/1.
Oggigiorno, con una alimentazione ricca di cibi di origine animale e oli di semi (come mais, arachidi, girasole ricchi in omega-6) questo rapporto è addirittura di 15/1, favorendo processi infiammatori.
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