Il riso lungo B (ad esempio la varietà Apollo o il riso Basmati) è poco amidaceo rispetto al riso Lungo A (tipo il Carnaroli)? DECISAMENTE FALSO.

C’è purtroppo gente che pretende di fornirvi la verità sul cibo ma continua a spararvi menzogne a più non posso.

E concorrono a fare disinformazione. Oltre ad arrecare danni alla salute, perché inducono a ossessioni e fanno terrorismo in modo INGIUSTIFICATO.

La quantità di amidi delle due varietà di riso è all’incirca la stessa: circa 75 grammi.

Cosa cambia tra le varietà di riso?
La differenza è il rapporto AMILOSIO/AMILOPECTINA.
Ovvero il TIPO DI AMIDO (quindi non la quantità di amido che di fatto è lo stesso).

Laddove vi sia una maggiore quantità di amilopectina, il riso avrà un più alto indice glicemico, in quanto questo tipo di amido viene digerito e assorbito più rapidamente.

Ecco perché il riso Apollo (o basmati) ha un indice glicemico più basso rispetto al Carnaroli che ha un indice glicemico più basso rispetto al riso Baldo.

C’è un tipo di riso che ha un contenuto molto alto di AMILOPECTINA e si chiama riso GLUTINOSO (ovviamente non contiene glutine: si chiama così perchè sarà più cremoso e quindi più “mantecabile”). E avrà un indice glicemico ancora più alto.

Ovviamente va benissimo consumare anche un riso a chicco tondo. Sempre adatto in una dieta antinfiammatoria purché sia biologico e NON RAFFINATO.

E ovviamente lo cuociamo per assorbimento, altrimenti perderemo nutrienti (sali minerali e vitamine idrosolubili), fibre solubili, composti antiossidanti come i polifenoli (tricina).

Ricordando anche che se STRACOTTO (crema di riso) il suo indice glicemico sarà più alto e di conseguenza lo sarà anche il carico glicemico (che dipende anche dalla quantità di carboidrati).


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