Nel Huangdi Neijing Su Wen (cap. I), un antico trattato di Medicina Tradizionale cinese leggiamo:

Gli uomini dell’alta antichità erano osservanti della Via.
Si regolavano sullo Yin/Yang e raggiungevano l’armonia
con le pratiche e i numeri.
Bevevano e mangiavano con misura,
lavoravano e si riposavano con regolarità,
non si estenuavano in attività sconsiderate.
Potendo così mantenere l’unione del corpo e degli Spiriti,
arrivavano alla fine dell’età naturale e,
CENTENARI, se ne andavano.

Nei primi 900, il chirurgo inglese Robert McCarrison viaggiò attraverso il territorio Hunza, un remoto regno himalayano (allora Territorio Nord-occidentale dell’India). Rimase stupefatto nello scoprire l’esistenza di una civiltà longeva: vivono in media ben oltre i 100 anni, arrivando a 120-140 anni; gli uomini lavorano nei campi anche quando sono ultracentenari, hanno figli oltre i 70 anni. E completamente sana: le malattie infettive e degenerative della civiltà moderna erano sconosciute. “Non mi capita mai di vedere un caso di dispepsia atermica, di ulcera gastrica o duodenale, di appendicite, di colite mucosa o di cancro” diceva ai suoi colleghi medici.

McCarrison ipotizzò che l’incredibile salute e longevità della popolazione Hunza fosse dovuta in primo luogo alla loro alimentazione quotidiana a base di chapati di farina di grano integrale, orzo e mais, accompagnati da verdure verdi, legumi, albicocche, pochissima carne e pressocchè nessun condimento.

Gli Hunza non mangiavano riso bianco raffinato, zucchero, the nero o altre spezie (come faceva anche la maggior parte degli indiani).

Anche ai piedi dell’Himalaya, però, sta arrivando il progresso e, nonostante il rifiuto da parte del popolo Hunza, qualcuno ha iniziato ad introdurre anche tipici prodotti industriali, come ad esempio lo zucchero bianco raffinato, il sale raffinato (sbiancato chimicamente). E i primi segni di questa globalizzazione si starebbero già vedendo, dalla comparsa della carie alle prime patologie cardiovascolari.

Qual è la giusta alimentazione?

Il WCRF (Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro), nelle sue raccomandazioni, suggerisce di basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali integrali, legumi, verdura e frutta. E’ da scoraggiare l’utilizzo di zucchero e prodotti raffinati (vedi farina00, ecc).

WCRFUn grande uomo affermava: Alimentandoci bene, sviluppando un sogno di salute e pace e orientando la nostra vita secondo i principi della natura e dell’universo, possiamo influenzare positivamente tutti gli altri aspetti della nostra esistenza … e modificare non soltanto il nostro destino personale, ma il destino dell’intero pianeta.

Del resto, la nostra esistenza non è solo ciò che ci succede. Non siamo contenti della nostra vita? Possiamo fare qualcosa per cambiare!

E se è vero che siamo ciò che mangiamo, decidiamo allora di mangiare solo cose buone!

Un augurio per il nuovo anno? Volersi più bene, riappropriaci della propria vita e del TEMPO, questa risorsa così preziosa e che, se ben gestita, può essere utilizzata per aver cura di se stessi!

Silvia Petruzzelli

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