Si tratta di un dolcificante derivato dallo stevioside (presente nelle foglie della pianta Stevia rebaudiana) che ha un potere edulcorante 200-300 volte superiore al saccarosio, ma ad alte concentrazioni presenta un retrogusto amaro.

Non apporta calorie.

Peccato che stevia, così come aspartame, saccarina, sucralosio possono alterare il microbiota e la risposta glicemica post-prandiale [1]

[1] Suez J, Cohen Y, Valdés-Mas R, Mor U, Dori-Bachash M, Federici S, Zmora N, Leshem A, Heinemann M, Linevsky R, Zur M, Ben-Zeev Brik R, Bukimer A, Eliyahu-Miller S, Metz A, Fischbein R, Sharov O, Malitsky S, Itkin M, Stettner N, Harmelin A, Shapiro H, Stein-Thoeringer CK, Segal E, Elinav E. Personalized microbiome-driven effects of non-nutritive sweeteners on human glucose tolerance. Cell. 2022 Sep 1;185(18):3307-3328.e19.


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