Sappiamo che OMS ed FDA raccomandano di non somministrare miele ai bambini prima di un anno d’età. Per non incorrere nel rischio del botulismo infantile.
Ma OMS suggerisce di non dare zucchero ai bambini fino ai 2 anni. E anche dopo, fino ai 18, suggerisce di limitare l’apporto di zucchero a 25 gr al giorno.
Il miele contiene zuccheri liberi. Quindi niente almeno fino ai due anni! E dopo con molta parsimonia.
Oltretutto si tratta di un cibo tropo dolce. Proprio per la presenza di fruttosio.
Se i bambini si abituano a questi sapori così dolci si rischia che non mangino altri cibi e che si focalizzino sui cibi industriali, in particolare sulle bevande zuccherate, con il rischio che sviluppono steatosi epatica non alcolica in giovane età.
Del resto lo vediamo. Sempre più bambini con fegato grasso.
Il fruttosio è la componente più pericolosa per la steatosi epatica: viene infatti metabolizzato in maniera diversa dal glucosio. Viene trasformato in trigliceridi (quindi grassi che possono determinare un accumulo ectopico nel fegato) ed acido urico.
Poi, il sapore molto dolce determina una condizione di iper insulinemia che favorisce questa trasformazione. Contribuendo alla steatosi epatica.
Ideale sarebbe abituare i bambini a mangiare verdure, cereali integrali e legumi.
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