Per comprendere questo aspetto, può esserci utile accennare alla visione della Medicina Tradizionale Cinese, che ci insegna che tutto è Energia e che noi possiamo acquisire coscienza di questa energia attraverso la percezione dei suoi aspetti qualitativi Yin e Yang.
Gli ideogrammi che definiscono Yin e Yang rappresentano una collina: Yin è raffigurato dal lato in ombra (buio, freddo), Yang dal lato esposto al sole (luminoso, caldo).
Questa immagine esprime in modo efficace il concetto della relatività: quale sarà il lato Yin o Yang della collina? Non sarà sempre lo stesso, ma varierà in base al variare della posizione della Terra rispetto al Sole. Di fatto, la collina è sempre la stessa: siamo noi che la percepiamo in modo diverso.
Questa immagine ci permette anche di comprendere quanto Yin e Yang siano entrambi fondamentali: l’uno non può esistere senza l’altro (la collina non sarebbe più tale). Basti pensare agli aspetti Yin e Yang del nostro respiro (inspirazione-espirazione) o del nostro battito cardiaco (sistole-diastole). Potremmo vivere senza una di queste due fasi?
Ci sono alcune differenze fra la visione della Medicina Tradizionale Cinese e quella della Macrobiotica. In Macrobiotica, la contrazione, la forza centripeta, viene considerata Yang. Ciò che è contratto, profondo, sottoposto a questo tipo di energia sarà più Yang, rispetto a ciò che è espanso, superficiale, sottoposto a forza centrifuga, che sarà più Yin.
L’approccio della Macrobiotica si riferisce agli effetti di un cibo quando questo entra nel nostro corpo: le reazioni delle polarità freddo/caldo (in termini di contrazione o espansione) sono differenti a seconda che il cibo sia esterno o interno a noi.
Pensiamo, per esempio, a un cibo freddo, dunque con qualità Yin. Se questo cibo viene appoggiato alla nostra pelle (quindi si trova esternamente a noi), la reazione del nostro corpo sarà quella di contrarsi. Questo è ciò che ci insegna la Medicina Tradizionale Cinese (che vede lo Yin come contraente). Tuttavia, se quello stesso cibo freddo sarà da noi ingerito, cosa accade? Sentiremo l’effetto di esso salire (espandersi) e arrivare alla nostra testa. A volte, possiamo avvertire questo effetto quando mangiamo una granita o beviamo acqua ghiacciata: abbiamo quasi la sensazione di avere “un cerchio alla testa”.
Un cibo con un’energia più Yin (fredda), con una forma espansa e una consistenza più morbida e succosa, come per esempio la frutta estiva, avrà un effetto raffreddante, ma anche rilassante e leggermente disperdente. Se questa energia diventa estrema, ci raffredderà in maniera eccessiva, a tal punto da rischiare di indebolire la nostra energia vitale (conservata nei nostri reni, che temono il freddo), creando una condizione molto Yin.
Un cibo con un’energia più Yang (caldo), oltre a riscaldarci, avrà un effetto contraente: ci fornirà struttura, forza. Se questa contrazione è estrema, potrebbe rischiare di creare un eccesso di calore e di pressione, favorendo accumuli, tensioni, rigidità. Non a caso, un eccesso di sale, di prodotti di origine animale e conservati, tipicamente Yang, favoriscono l’ipertensione arteriosa, che è condizione piuttosto Yang.
Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.
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