Spesso, attraverso le nostre scelte alimentari, mettiamo a dura prova la salute dei nostri reni.

In Italia, da 4 a 5 milioni di persone soffrono di insufficienza renale: questi numeri crescono in maniera allarmante. Questa patologia è, tra l’altro, anche tra le prime cause di morte: rispetto al 1990 è più che raddoppiato il numero di coloro che si ammalano e muoiono.

A soffrirne anche i bambini: circa 12 casi (compresi tra i 9 e 14 anni)  all’anno per milione di abitanti

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Sintomi di squilibrio di Reni

Se i nostri reni e le nostre surrenali sono indeboliti, ci sentiamo spesso stanchi. Probabilmente ci sentiamo anche piuttosto freddolosi e presentiamo un’orinazione pallida e abbondante.

E’ un periodo in cui la nostra energia di Acqua (elemento della Medicina Tradizionale Cinese associato ai Reni) è piuttosto debole. Ci troviamo in una condizione di debolezza (piuttosto Yin).

Cosa fare?

Innanzitutto dovremmo osservare il primo principio: NON NUOCERE!

Ciò che nuoce ai reni è lo Yin. Per risolvere il problema sarebbe necessario cercare di rimuovere la causa (Yin) e aiutarci con lo Yang buono.

Possiamo scegliere di eliminare tutto ciò che danneggia: caffè, cibi e bevande molto dispersivi, espansivi, raffreddanti (ovvero più Yin secondo la macrobiotica). Innanzitutto le bevande zuccherate e fredde (come ben sanno i nefrologi, il freddo nuoce ai reni!).

Sarebbe da scoraggiare anche il consumo di dolci (anche se naturali) e la frutta sarebbe da limitare il più possibile, in particolare se tropicale (eventualmente, si potrebbe consumare cotta con un po’ di kuzu).

Da limitare anche il consumo di verdure più Yin, come cetrioli, zucchini, solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate, in particolare se siamo in inverno!).

Sarebbero da scartare verdure molto acquose e raffreddanti, come anche il cibo crudo.

Per stimolare i reni possiamo aiutarci con i semi: ottimi sono i cereali (chiaramente integrali) in chicco, i legumi (in particolare i fagioli, che ricordano anche la forma dei reni).

Per cucinare useremo cotture più prolungate (ad esempio il nishime, una cottura stufata realizzata disponendo le verdure a strati, con poca acqua).

Utilizzeremo sale di buona qualità: quindi no al sale raffinato o iodato; si al sale marino integrale. Chiaramente senza esagerare: troppo sale nuoce ai reni.

Se abbiamo sete, possiamo bere bevande più Yang come il Tè Mu, o il Tè Kukicha (se a questo aggiungiamo qualche goccia di salsa di soia avrà un effetto un po’ più contrattivo, più Yang).

Ricordiamo sempre di difendere la salute dei nostri Reni: qui è conservata la nostra forza vitale!

In ogni caso: meno Trash food, meno zucchero, meno proteine, Più cibo sano!!!!


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