Quello dell’omocisteina è un dosaggio ematico che andrebbe fatto almeno una volta della vita! Anche se osservo sempre più sovente che i medici di base si oppongono a tale prescrizione. E questo è decisamente vergognoso!

Valori alti possono dipendere da varie cause

  1. Valori bassi di Folati e/o vitamina B12 (una delle vitamine del gruppo B. In tal caso si fornirà integrazione SPECIFICA… anche se talvolta noto che l’approccio è ndo’ cojo cojo… dunque, l’integrazione dovrebbe essere
    • Acido folico se c’è carenza di folati. Anche se andrebbe corretta l’alimentazione. L’acido folico è la forma di sintesi. Mentre il folato (ovvero vitamina B9) la troviamo nelle foglie verdi, ma crude visto che è una vitamina termolabile!
    • Vitamina B12 (nella forma SUBLINGUALE) se c’è carenza di vitamina B12. Spesso la sua carenza è legata a disbiosi oppure assunzione di farmaci come metformina e inibitori di pompa protonica (ovvero gastro protettori… che oltretutto nel lungo periodo possono favorire SIBO). Ricordiamo che una carenza di vitamina B12 può portare a danni neurologici anche irreversibili!
    • Oppure entrambi se carenti entrambi.
  2. Può essere presente una variazione genetica (si chiama POLIMORFISMO MTHFR). In tal caso non si esprime il gene che codifica per una proteina che permette di metilare il folato. Dunque, si agirà con supplementazione SPECIFICA di ACIDO FOLICO METILATO. Ancora una volta, non ndo’ cojo cojo!! E non hanno senso mega dosi di acido folico. Se il gene non si esprime, non si esprime… quindi si rischia di avere alti livelli di folati ematici e a stento si riduce l’omocisteina.

Per quanto riguarda la variazione del gene 🧬 MTHFR, si chiama polimorfismo, non mutazione. La seconda è rara. Mentre un polimorfismo ha una frequenza maggiore dell’1% nella popolazione.

Il gene MTHFR codifica per l’enzima metilen-tetraidrofolato reduttasi, che catalizza la conversione del 5,10-metilen-tetraidrofolato in 5-metil-tetraidrofolato. Tale molecola partecipa alla conversione (rimetilazione dell’omocisteina in metionina), con l’intervento della vitamina B12 come cofattore.

In sintesi, se il gene non si esprime l’omocisteina non riesce a essere trasformata in metionina. E si accumulano alti livelli di omocisteina a livello sierico.

Il polimorfismo MTHFR, con conseguente aumento dell’omocisteinemia, può essere in eterozigosi o in omozigosi. Nel secondo caso rappresenta un importante rischio cardiovascolare (trombosi endovascolare).

Inoltre, può essere messo in relazione a
👉 emicrania con aura
👉 stanchezza cronica
👉 depressione
👉 infertilità
👉 suscettibilità al cancro
👉 colon irritabile
👉 fibromialgia, dolore cronico

Valori alterati di Omocisteina possono essere associati anche a molte patologie autoimmuni, come per esempio l’artrite reumatoide.


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