Ecco i benefici della soia… ma attenzione! Scegliamola da coltivazione biologica. E non sotto forma di strani burger proposti al supermercato.

La soia è un legume. Tra i vari legumi è quello che contiene più grassi (circa 19%) e proteine (circa 37%), addirittura più della carne. La differenza con la carne è che gli Amminoacidi Essenziali dei legumi sono limitanti in metionina (sono a valore biologico medio, che possono quindi essere complementati, come tutti i legumi, con i cereali integrali); e i gassi sono prevalentemente insaturi, mentre nella carne sono grassi saturi (che sappiamo sarebbe opportuno limitare).

Soia e Colesterolo

Lecitina

Contiene fosfolipidi come la LECITINA che RIDUCE i livelli di COLESTEROLO nel sangue. La lecitina ha inoltre proprietà emulsionanti che possono essere sfruttate anche in cucina (chiaramente in modo non avulso dalla soia).

Saponine

Come anche gli altri legumi, contiene SAPONINE.
Studi clinici hanno suggerito che le saponine hanno la capacità di:

  • Proteggere il corpo umano contro i tumori.
  • Ridurre il colesterolo, con riduzione del rischio cardiovascolare.
  • Migliorare i livelli glicemici nel sangue.

In diversi studi epidemiologici si è visto che il consumo di alimenti ricchi in saponine conferisce una protezione verso l’insorgenza dei calcoli renali.

Soia e Tumori

Contiene isoflavoni (in particolare daidzeina e genisteina), composti fenolici con capacità ANTIOSSIDANTE (contribuiscono quindi a ridurre i radicali liberi associati all’invecchiamento e a danni ad organi e tessuti). Questi composti appartengono alla categoria dei fitoestrogeni.

Gli isoflavoni hanno la proprietà di PREVENIRE alcuni TUMORI, in particolare quello della prostata e quello del seno. Sono in grado di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali grazie alla loro capacità di abbassare i livelli degli ormoni sessuali.

La genisteina,  si è dimostrata efficace nell’INIBIRE la crescita delle cellule tumorali attraverso la modulazione dei geni correlati al controllo omeostatico del ciclo cellulare e dell’apoptosi.

Il consumo di soia può ridurre il rischio di cancro al seno nelle donne in pre- e post-menopausa.

Una maggiore assunzione di soia e di isoflavoni della soia era inversamente associata al rischio di incidenza del cancro, suggerendo che il ruolo benefico della soia contro il cancro potrebbe essere principalmente attribuito agli isoflavoni della soia. Questi risultati supportano le raccomandazioni di includere la soia come parte di un modello dietetico sano per la prevenzione del cancro.

Gli alimenti a base di soia e i loro isoflavoni (genisteina e daidzeina) sono associati a un minor rischio di carcinogenesi della prostata.

Sono ricchi di fitoestrgeni anche i semi di lino (anche il kuzu) e, in misura minore i cereali purché non raffinati, i legumi, la frutta, le noci, le mandorle.

Si ritiene che gli Isoflavoni della soia possano svolgere un ruolo nel mantenimento della SALUTE DELLE OSSA. Possono alleviare i sintomi della menopausa.

Attenzione però a non esagerare: in alte concentrazioni possono alterare i cicli ormonali, inibire l’ovulazione e il ciclo mestruale.

Soia e Tiroide

Sono molti stati fatti negli ultimi anni molti studi per comprendere l’effetto del consumo di soia sulla funzionalità tiroidea. In alcuni studi, un’assunzione massiccia di flavonoidi sembra essere correlata a una diminuzione dell’efficienza degli ormoni tiroidei, andando ad interferire con l’utilizzo dello Iodio (il minerale utilizzato dalla tiroide) e quindi con la funzionalità Tiroidea. In altri studi, però, questa associazione non viene confermata.

Pertanto, il consumo di Isoflavoni di soia parrebbe essere correlato a problemi tiroidei solo in presenza di altri fattori: primo tra tutti una carenza di iodio. Non è un caso che in oriente, dove viene preparata la zuppa di miso (fermentato della soia), si unisca anche un po’ di alga wakame (contenente iodio). Dunque, l’accortezza è quella di mantenere un apporto alimentare adeguato di iodio.

In caso di ipotiroidismo, non ci sono sufficienti evidenze tali per cui le persone con ipotiroidismo dovrebbero completamente evitare la soia. In ogni caso, è bene non esagerare. E comunque sceglierla in modo consapevole.

Soia e ormoni

La soia  soia non è un interferente endocrino

Concludendo

Altri vantaggi derivanti dal consumo di soia:

  • Effetti di riduzione della pressione sanguigna e miglioramento del profilo lipidico
  • Effetto positivo nel controllo del glucosio ematico
  • Effetti favorevoli sulla funzione renale.
  • Riduce i livelli di omocisteina e aumenta quelli di HDL (colesterolo “buono”.

Quindi, ruotiamo tra i vari legumi, inserendo anche la soia, ma non, come si diceva, i burger del supermercato, ma utilizziamo piuttosto tofu (che andrebbe cotto per denaturare proteine come le lectine e ridurre i fitati che altrimenti potrebbero ridurre l’assorbimento di sali minerali a livello intestinale), tempeh, tamari, shoyu… senza dimenticare il magnifico miso (ad esempio di riso o di orzo).

Ricordiamo comunque che se poco fa bene, tanto non fa meglio. Un eccesso di proteine della soia potrebbe non essere salutare. Quindi, bene non esagerare ed evitare di assumere integratori di isoflavoni.

Interazioni con i farmaci

Come per la soia, ci sono interazioni con i seguenti farmaci

  • Taxol (farmaco utilizzato nella chemioterapia del cancro, in grado di inibire la mitosi )
  • Tamoxifene (farmaco utilizzato nel trattamento di alcune forme di tumore al seno, estrogeno dipendente). L’azione di questo farmaco è quella di modulare selettivamente i recettore degli estrogeni. I fitoestrogeni possono competere con questo farmaco.
  • FARMACI PER L’IPOTOROIDISMO. Qualora si assumano farmaci per l’ipotiroidismo, l’accortezza è di mangiare soia lontano dall’assunzione degli stessi, in quanto la soia può diminuire l’assorbimento intestinale di levotiroxina.

Bibliografia

Riduzione del rischio cardiovascolare

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