Premettiamo che nel nostro corpo c’è sempre un rilascio di insulina basale, che permette di fare entrare il glucosio nelle cellule e di poterlo utilizzare come fonte di energia… Infatti nel paziente con diabete t1 si verifica la condizione di cheto acidosi diabetica proprio per l’assenza di insulina.
Il punto è quando di insulina ne viene rilasciata troppa. E questo accade in particolare nella condizione di resistenza insulinica (caratterizzata da iper glicemia e iper insulinemia). Si tratta di una condizione in cui l’insulina viene rilasciata (in abbondanza) a causa di un suo deficit funzionale (generalmente recettoriale). Se non gestita conduce poi a diabete franco (ridotto rilascio di insulina da parte delle cellule beta del pancreas, oramai stremate).
Quando c’è troppa insulina (e io lo vedo costantemente anche con valori di insulinemia a digiuno > 5 uU/mL) intanto si correla un aumento di colesterolo LDL. Infatti l’insulina stimola l’enzima HMG-CoA Reduttasi, responsabile della biosintesi del colesterolo endogeno.
Ora, il colesterolo è una molecola di fondamentale importanza. E per fortuna viene prodotta sempre, anche grazie allo stimolo di insulina basale. Il problema è quando viene prodotto in eccesso: vi è allora una maggiore presenza nel sangue dei trasportatori ematici di colesterolo, ovvero le lipoproteine LDL (che qualcuno chiama colesterolo cattivo).
Più l’insulina a digiuno sale più aumenta la sintesi del colesterolo. E più aumentano le LDL.
L’insulina è inoltre un fattore di crescita. Attiva mTOR, il che si traduce in una stimolazione della crescita e proliferazione cellulare.
mTOR è attivata dagli amminoacidi (in particolare quelli a catena ramificata che troviamo prevalentemente nei cibi di origine animale), dal glucosio, dall’insulina.
Occhio quindi anche alle mode delle diete paleolitiche.
Oltretutto ridicole. Visto che i paleolitici non si cibavano di tanta carne, ma la cacciavano, quando ci riuscivano, con arco e freccce, rincorrendo la preda. Non avevano il frigirifero per conservarla. E oltretutto, vivevano nelle caverne.
L’essere umano si è evoluto.
Bene che si promuova l’evoluzione. Anche nella capacità di pensare. E di non farci manipolare e trascinare dalle mode.
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