È il glucosio.
Ci sono oltretutto eritrociti (globuli rossi) neuroni (si, quelle cellule strane del cervello oggigiorno un po’ fuori moda) che si “nutrono” esclusivamente di glucosio.
Pensiamo un po’… Il glucosio è talmente importante che nel nostro corpo abbiamo un solo ormone ipoglicemizzante (l’insulina) e diversi ormoni iperglicemizzanti, detti anche contro insulinari (ovvero che un’azione antagonista a quella dell’insulina) come glucagone, ormone della crescita (GH), adrenalina, cortisolo…
Una condizione molto pericolosa per l’essere umano è l’ipoglicemia. Ecco che grazie a tutti questi ormoni iperglicemizzanti possiamo prelevare il glucosio dai nostri magazzini, ovvero il glicogeno, in particolare quello epatico importante per l’omeostasi (l’equilibrio) del glucosio ematico (glicemia). Questo è possibile grazie alla glicogenolisi (un processo metabolico inverso alla glicogenosintesi che ivece immagazzina il glucosio sotto forma di glicogeno).
Ma per poter ottenere il nostro carburante principale (il glucosio) c’è anche la gluconeogenesi che permette di produrre glucosio a partire da composti non saccaridici, comprese le proteine.
Pensiamo che il cortisolo agisce proprio in questo modo: demolisce le proteine dei nostri muscoli per trasformare alcuni amminoacidi (mattoncini che compongono le proteine) in glucosio.
In chi segue una terapia cortisonica per lungo tempo, infatti, si ha riduzione della massa muscolare. Oltre al rischio di diabete iatrogeno (ovvvero indotto da farmaci), visto che questo ormone, come detto, ha azione iperglicemizzante.
Ricordiamo che il cortisolo (ormone dello stress) è prodotto anche in risposta a stimoli stressanti e in presenza di stati di ansia. Infatti, se queste condizioni sono protratte nel tempo, la riduzione della massa muscolare può rallentare il metabolismo, con il rischio di aumentare di peso. Quello muscolare, del resto, è un tessuto metabolicamente attivo e condiziona il nostro metabolismo.
Attenzione però!
Questo non vuol dire che dobbiamo assumere glucosio dalla nostra dieta! Assolutamente no!
Il glucosio assunto tal quale, ma del resto come gli altri zuccheri liberi (il più usato dall’industria è oggi lo sciroppo di glucosio fruttosio), crea un impatto sulla glicemia: quindi il glucosio nel sangue aumenta, di conseguenza viene rilasciata molta insulina che ci porta poi ad un abbassamento eccessivo di glucosio ematico: e siamo quindi in ipoglicemia reattiva… ovvero non ci vediamo più dalla fame e siamo spinti a mangiare di più.
Vi ricordate lo spot pubblicitario della fiesta? Accade esattamente questo: si innesca un circolo vizioso che ci porta a consumare sempre di più questi prodotti (e l’industria lo sa benissimo visto che ci ha reso schiavi dello zucchero).
Quello che serve è mangiare in modo equilibrato, con tante verdure che contengono fibra. Cereali integrali in Chicco, legumi che contengono amidi che saranno digeriti e assorbiti lentamente, grazie alla fibra solubile.
La fibra solubile rallenta lo svuotamento gastrico: quindi ci sazia più velocemente.
La fibra solubile nutre i batteri buoni dell’intestino che produrranno metaboliti ad azione antinfiammatoria.
Insomma la salute dipende dalla scelta di una dieta sana. Che poi è la vera dieta mediterranea.
Senza demonizzare il carboidrato… il punto non sono i carboidrati presenti nei legumi (demonizzati da chi ci vuole allontanare dalla salute), ma gli zuccheri liberi che ci propina l’industria.
E, ovviamente, occhio anche ai cibi raffinati.
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