Le mandorle hanno tantissime proprietà! Sono una preziosa fonte di Vitamina E e sali minerali, tra cui magnesio, calcio, potassio, ferro e fosforo. Sono ricche di sostanze antiossidanti (che proteggono le nostre cellule dallo stress ossidativo): queste sono concentrate soprattutto nella buccia. Ecco perché è importante mangiarle con la pellicina!
La pellicina inoltre contiene dei principi attivi che hanno la facoltà di rinforzare le nostre difese immunitarie, secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’ Institute of Food Research di Norwich [1].
Alcuni studi [2] hanno anche dimostrato che le mandorle hanno un effetto ipoglicemizzante: sono in grado di ridurre l’escursione glicemica.
Hanno azione antinfiammatoria [3].
Le mandorle sono anche un toccasana per l’umore: contengono triptofano, un precursore della serotonina (l’ormone del buonumore!).
Si parla di semi oleosi e tutti pensano alle calorie. Sono grassi, fanno ingrassare… Ne siamo sicuri? Non guardiamo solo alle calorie delle mandorle!!! Le calorie non sono un parametro indicativo nella nostra alimentazione. O, almeno, non l’unico. E non è sempre vero che i grassi fanno ingrassare! Dipende dai grassi e dipende da cosa mangiamo. Studi epidemiologici hanno costantemente rivelato un’associazione inversa tra la frequenza del consumo di semi oleosi e l’indice di massa corporea. E’ stato osservato che l’inclusione dei semi oleosi nella dieta non comporta un aumento del peso corporeo. Inoltre, vi sono forti effetti sulla sazietà: quindi si mangia meno. Pertanto, le attuali conoscenze suggeriscono che il consumo moderato di semi oleosi non rappresenta una minaccia per l’aumento di peso. Chiaramente, moderato: quindi, senza esagerare con le quantità!
Sono ottime anche come snack.
Dopo questo elogio alle mandorle, possiamo aggiungere anche che sono buone, specie se tostate (sono un po’ Yin: ecco perché andrebbero tostate per una mezz’oretta a 120°-130°C).
Se tostate a basse temperature, non solo si esaltano le proprietà organolettiche (gusto, consistenza), ma le sostanze antiossidanti (come ad esempio la vitamina E) si riducono in % molto limitate. Se tostate a 140°C per 25 minuti, i livelli di vitamina E si abbassano del 20%.
Con una leggera tostatura si riduce anche la presenza di acido fitico, di cui sono ricche le mandorle.
Mentre, se assunte crude, ci potrebbe essere rischio di entrare in contatto con patogeni quali Salmonella e l’Escherichia coli. Alcuni tipi di frutta secca, infatti, dopo la raccolta viene fatta cadere a terra e se il terreno è contaminato da questi batteri, può contaminare le mandorle. Ecco che una leggera tostatura aiuta a ridurre il rischio, migliorando la qualità igienico sanitaria.
Buon appetito allora!
[1] https://www.researchgate.net/publication/5347206_Potential_Prebiotic_Properties_of_Almond_Amygdalus_communis_L_Seeds
[2] https://academic.oup.com/jn/article/136/12/2987/4663963
[3] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22722891/
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