Ecco le risposte del Prof. Berrino alle domande più frequenti (da un documento dell’Istituto Tumori Milano).
Dove prendo la Vitamina D?
Dal sole. È sufficiente esporre le braccia o le gambe al sole per 20 minuti al giorno per produrre una quantità sufficiente di vitamina D. Inoltre dal pesce.
Dove prendo il potassio se non mangiamo patate e banane?
Tutte le verdure sono ricche di potassio, mentre le carni sono ricche di sodio.
E la stevia?
La stevia va molto di moda perché “naturale” e perché l’industria dei dolcificanti aveva ottenuto di proibirne la vendita (fino a quando non se ne è impadronita). È una sostanza 200 volte più dolce dello zucchero,ancora più dolce dell’aspartame. Quando l’intestino sente un gusto così dolce aumenta l’assorbimento del glucosio, quindi la glicemia potrebbe salire di più dopo una colazione dolcificata con la stevia che dopo una colazione con lo zucchero.
E le bacche do goji?
Sono l’ultima moda. Niente contro mangiarle saltuariamente, come tutte le bacche commestibili, ma non ha senso farne una cura. La varietà dei cibi vegetali è meglio che mangiare un solo cibo in grande quantità.
Il basilico è cancerogeno?
No. Come molti altri vegetali contiene sostanze mutagene, cioè capaci di danneggiare il DNA, i cosiddetti pesticidi naturali, che le piante utilizzano per difendersi dagli insetti. Ad esempio le cipolle e la mela sono ricche di quercetina, una sostanza mutagena, ma utile alla salute perché anti-infiammatoria.
Contrariamente ai pesticidi sintetici, l’uomo è a contatto con queste sostanze naturali da milioni di anni; uomini e piante commestibili si sono evoluti assieme e hanno stretto un patto di non belligeranza. Al solito è meglio privilegiare la varietà e non esagerare con le quantità.
Chi ha avuto il cancro della mammella può mangiare la soia?
La soia è ricca di fitoestrogeni, sostanze simili agli ormoni sessuali femminili ma molto meno attivi (5-10.000 volte meno). Quando mangiamo la soia, però, la concentrazione di fitoestrogeni nel sangue è migliaia di volte più alta che quella degli ormoni estrogeni. Per questa ragione gli oncologi raccomandavano alle pazienti di evitare i prodotti di soia. Negli ultimi anni, tuttavia, sono stati pubblicati studi su migliaia di pazienti che mostrano che le donne che hanno avuto un cancro mammario, sia quelle in trattamento ormonale sia quelle senza trattamenti adiuvanti, e che mangiano prodotti di soia, hanno avuto meno recidive di quelle che non ne mangiano. Si può quindi stare ragionevolmente tranquilli che la soia non peggiora la prognosi.
Perché no le patate?
Perché hanno un indice glicemico molto alto. Quando si mangiano le patate la glicemia sale più rapidamente che quando si mangia, ad esempio, la pasta. Se la glicemia sale rapidamente viene prodotta più insulina, che a sua volta stimola la produzione di fattori di crescita e di ormoni sessuali. Oltre alle patate, hanno un indice glicemico molto alto il pane bianco, le farine 00 e 0, i dolciumi commerciali, il riso bianco, i fiocchi di mais, le banane. Con questi cibi la forte reazione insulinica fa abbassare troppo la glicemia per cui viene fame. Più zuccheri si mangiano più viene fame di zuccheri. È uno dei meccanismi dell’obesità. Le persone con la glicemia e/o con l’insulina alta si ammalano più di cancro, e se si sono già ammalate hanno più facilmente recidive. È interessante che le patate americane (le batate), che non sono tuberi, hanno invece un indice glicemico basso.
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