Ci possono essere delle situzioni (generalmente correlate a permabilità intestinale) in cui il nostro corpo non riesce a degradare l’istamina.
Viene anche detta sindrome sgombroide, in quanto può capitare che in un alimento conservato (come sgombri, ma anche ainghe ecc) l’amminoacido istidina venga trasformato in istamina. Che non sarebbe un problema se l’istamina venisse degradata.
Alla base vi è un deficit dell’enzima DAO che degrada l’istamina. Prevalentemente correlato a una condizione di disbiosi / permeabilità intestinale.
I sintomi si manifestano nel giro di pochi minuti o quanche ora dall’ingestione del cibo che contiene istamina.
👉 sintomi cutanei: rash cutaneo (in particolare viso e collo), sensazione di intenso calore, orticaria, edema facciale, ponfi, iperemia congiuntivale, prurito;
👉 sintomi gastrointestinali: diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, bruciore, gonfiore della bocca e della lingua;
👉 sintomi emodinamici: ipotensione, vertigini;
👉 sintomi neurologici: mal di testa, palpitazioni, formicolio, disturbi alla visione, tremori, debolezza, sensazione di calore;
👉 nei casi più gravi, choc anafilattico o manifestazioni cardiopatiche.
Attenzione! E’ una condizione diversa dall’allergia in cui il nostro corpo, a seguito dell’introduzione di un allergene, rilascia una grande quantità di istamina.
Ma è pur sempre una sindrome pseudo allergica visto che coinvolge l’istamina.
Approfondimenti nel mio libro “Questa non me la mangio“.
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