Innanzitutto diamo la definizione di tessuto adiposo: è i principale deposito di trigliceridi nei mammiferi (quindi anche dell’uomo).

E’ costituito da cellule adipose (gli adipociti), che immagazzinano (al loro interno) grandi gocce lipidiche (trigliceridi). Negli adulti possiamo ritrovare

  • GRASSO SOTTOCUTANEO, che rappresenta circa 85% del grasso totale,
  • GRASSO VISCERALE (quello più pericoloso per la salute), che rappresenta la restante parte (ovvero una parte minore)

Il tessuto adiposo è un organo dinamico, in grado di rispondere ad alterazione delle riserve energetiche. Lo fa attraverso meccanismi di ipertrofia (aumento di dimensione adipocita) ed iperplasia (aumento numero di adipociti) degli adipociti.

In caso di obesità, il tessuto adiposo si espande (principalmente per ipertrofia degli adipociti): la dimensione delle cellule può aumentare fino a 7 volte rispetto alla loro dimensione iniziale.

Quando la capacità di immagazzinare grasso del tessuto adiposo sottocutaneo viene superata, il grasso si accumula a livello viscerale. Questo capita perché una persona mangia troppo (eccesso calorico) e fa poca attività fisica.

Il tessuto adiposo viscerale (addominale) è diverso da quello sottocutaneo. E’ caratterizzato da

  • una ridotta sensibilità all’insulina e di conseguenza una maggiore attività lipolitica (per cui i trigliceridi vengono scissi in glicerolo e acidi grassi), che determina un aumento degli acidi grassi circolanti, che potrà andare a depositarsi, in maniera ectopica, in altri tessuti (ad esempio a livello epatico causando steatosi epatica) e a livello del tessuto muscolare. Questo potrà portare a resistenza insulinica.
  • un minore potenziale angiogenetico, ovvero una minore capacità di vascolarizzazione e quindi una minore ossigenazione degli adipociti che diventano quindi ipossici. Ciò determina stress, infiammazione e disfunzione del tessuto adiposo.

Il tessuto adiposo non è solo un “accumulo di grasso”. Può essere considerata una ghiandola endocrina. E’ intti in grado di rilasciare citochine, dette adipochine. Tra queste adipochine troviamo adiponectina (che aumenta la sensibilità all’insulina), leptina, citochine pro-infiammatorie (TNFα, IL 6), angiotensinogeno.

Quando il tessuto adiposo diventa disfunzionale, avremo

  • aumento di citochine pro infiammatorie. I macrofagi (cellule del sistema immunitario) tendono ad infiltrarsi nel tessuto adiposo e a produrre a loro volta citochine pro infiammatorie innescando un circolo vizioso. Questo stato infiammatorio promuove l‘insulino-resistenza.
  • riduzione dell’adiponectina (quindi riduzione della sensibilità all’insulina). Questa riduzione è alla base dell’insorgenza di insulino resistenza e di aterosclerosi (quindi aumento del rischio di infarto ed ictus).
  • si attiva, in modo improprio, la via del sistema renina angiotensina aldosterone, con aumento della pressione arteriosa.

Approfondimenti su pubmed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25964776/

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