L’endometriosi è una malattia infiammatoria dovuta alla crescita del tessuto di rivestimento interno dell’utero (l’endometrio) al di fuori dell’utero. Colpisce circa il 10% delle donne in età fertile.
Il tessuto endometriale invade gli organi causando infiammazione. L’infiammazione, poi, promuove a sua volta la crescita del tessuto anomalo attraverso lo stimolo proliferativo delle citochine infiammatorie.
L’infiammazione attiva anche un enzima che catalizza la sintesi degli estrogeni (enzima aromatasi), che stimolano, a loro volta, l’enzima che catalizza la sintesi delle prostaglandine infiammatorie. Per cui si scatena una cascata infiammatoria.
Mai come in questo caso, la parola d’ordine è DISINFIAMMARE!!!
E’ utile una dieta che riduca
- la sintesi degli ormoni sessuali (sintesi stimolata dall’INSULINA) e
- riduca i FATTORI DI CRESCITA.
INFIAMMAZIONE
Dunque, bene seguire una dieta antinfiammatoria, riducendo anche l’apporto di omega 6 (quindi ridurre i cibi di origine animale ed evitare gli oli di semi, in particolare girasole per l’alto contenuto in omega 6).
Non facendo mancare cibi ricchi di omega 3, come pesce azzurro, semi di lino, noci. Anche le alghe ne sono ricche.
INSULINA
Per quanto riguarda l’insulina, sappiamo che la sua sintesi è stimolata dall’incremento della glicemia. Quindi, attenzione ai cibi ad alto impatto glicemico (zucchero, patate, cibi raffinati ed industriali).
Ma attenzione! L’insulina è stimolata anche da un eccesso di PROTEINE nella nostra alimentazione, quasi pari ai carboidrati! Quindi, attenzione alle diete iperproteiche.
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In particolare, a stimolare la produzione di insulina sono le proteine di ORIGINE ANIMALE, particolarmente ricche di amminoacidi a catena ramificata (leucina, Isoleucina e Valina).
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FATTORI DI CRESCITA
Per quanto riguarda i fattori di crescita, ricordiamo che il latte aumenta i livelli di insulina e di IGF-1.
Anche l’insulina è essa stessa un fattore di crescita e promuove inoltre una maggiore disponibilità di altri fattori di crescita e, nella donna, di ormoni sessuali.
Quindi, bene fare attenzione al latte, preferendo prodotti trasformati dal latte… ovviamente non da allevamenti intensivi (che hanno un alto contenuto di ormoni e antibiotici).
Meglio da latte di capra, pecora, bufala: in quanto contengono β-caseina A2 che causa meno infiammazione rispetto alla β-caseina A1 (contenuta nel latte di mucca).
Ma sempre con moderazione.
Ci sono studi per i quali il consumo di latte e latticini pare non sia un problema. Ma, poiché viene analizzata la correlazione tra questi cibi e l’endometriosi in parallelo con l’assunzione di vitamina D, i riscontri positivi potrebbero essere dovuti molto probabilmente all’assunzione di vitamina D.
Infatti, come sappiamo la vitamina D è la regina del sistema immunitario.
Quindi, bene che non manchi!
Attenzione alla carne, che ha un alto contenuto di amminoacidi solforati, in particolare Metionina, un aminoacido essenziale; ma in eccesso può favorire la proliferazione cellulare (la metionina stimolerebbe particolarmente la sintesi di IGF-1).
E LA SOIA?
I fitoestrogeni della soia non provocano l’endometriosi. In particolare, vi sono studi che evidenziano che non vi sia associazione tra i livelli urinari di fitoestrogeni e il rischio aumentato di endometriosi.
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Anzi, gli isoflavoni nella nostra dieta (fitoestrogeni della soia) possono ridurre il rischio di endometriosi.
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Chiaramente, quando si parla di soia, non si intendono i burger vegani, ma soia biologica, preferendo prodotti come miso, tofu, tempeh, salsa di soia.
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