La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli.
E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà.
E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere […] d’altronde chi non è felice con poco non sarà felice con nulla.”
José Mujica
Austerità o Sobrietà?
Cambiare da una vita “senza tempo”, finalizzata all’accumulo di materia, verso una vita che ci offre libertà.E per essere liberi è necessario essere sobri nei consumi.
All’inizio, in effetti, non è facile. Poi, pian piano, ci si rende conto che gran parte di ciò che abbiamo, in realtà, non ci serve. Spesso compriamo oggetti che poi ci rendiamo conto essere completamente inutili.
Con il tempo si impara ad apprezzare l’essenziale.
Mi piace questa parola sobrietà.
Che ben si distingue dalla voglia di apparire. Da questa forma di fanatismo che ci impone la società. Questo perché veniamo “giudicati” in base a ciò che abbiamo o come appariamo, piuttosto che in base a ciò che realmente siamo.
La sobrietà vuol dire anche rispetto. Evitando gli sprechi. Rispetto per noi stessi e per glia altri.
Rispetto per questo pianeta che ci ospita e ci dona la Vita.
Essere o apparire?
La società odierna è governata principalmente dalla materia. Viviamo in un mondo più orientato all’aspetto dell’avere, del fare (Yang), che a quello dell’essere (Yin).
Farò un mestiere che mi permetterà di AVERE successo, di GUADAGNARE tanti soldi: è questo, in genere, il desiderio di molti (un tempo, probabilmente anche il mio).
Siamo sicuri che sia quello per cui siamo stati creati?
Siamo sicuri che la nostra vita si debba ridurre a diventare una business/money machine?
E’ vero: vivere senza soldi oggigiorno è difficile; ma non dimentichiamo che questi sono puramente funzionali: non dovrebbero essere il fine della nostra esistenza. Probabilmente il fine è un altro. E, spesso, lo dimentichiamo.
Difficile staccarsi dalla materia.
Guardare all’aspetto spirituale per qualcuno può essere interpretato come una debolezza. Effettivamente è qualcosa di più Yin, più gentile, femminile. In contrapposizione alla materia, più Yang, che, se estrema, ci porta a violenza, aggressività, crudeltà. Ed è quello che accade oggi.
Un mondo dominato dalla materia, un’alimentazione molto ricca di estremi, ci crea squilibrio (nel corpo, nella mente e nello spirito), ci fa perdere l’alternarsi delle due qualità energetiche che, se in equilibrio, potrebbero portarci sulla via della salute e della felicità.
Molto importante è il nostro cibo che, se bilanciato e in armonia con la natura, renderà più leggero anche il nostro cuore e il nostro spirito.
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