Negli ultimi anni le malattie autoimmuni sono aumentate in modo piuttosto preoccupante. Per citarne alcune: sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, il morbo celiaco, il diabete di tipo I, la psoriasi, la tiroidite di Hashimoto, il lupus eritematoso sistemico.
Sono malattie dovute a un’anomala attività del sistema immunitario, il cui ruolo sarebbe (anche se spesso lo dimentichiamo) quello di proteggerci. In taluni casi “impazzisce” e piuttosto che difenderci dai patogeni, si rivolge in modo aggressivo anche contro noi stessi (self).
Oggi la nostra alimentazione e il nostro stile di vita le favoriscono di gran lunga. Un’alimentazione sempre più ricca di zucchero e cibi raffinati (ovvero cibi ad alto impatto glicemico) ed un eccesso di omega 6 (rispetto agli omega3), tra cui oli di semi, troppi cibi origine animale, in particolare carne rossa… Tutti elementi che favoriscono l’infiammazione.
Sono molto più frequenti nelle società occidentali che nei paesi orientali e nei paesi poveri. Forse dovuto ad una riduzione della biodiversità nella nostra alimentazione e un alterato equilibrio a livello di microflora intestinale?
Del resto, come diceva Ippocrate: “Tutte le malattie hanno origine nell’intestino!”
Oltretutto, bassi livelli di Vitamina D sono associati a una maggiore incidenza di patologie autoimmuni.
Cosa fare? Decisamente, è necessario CAMBIARE! Rimuovere ciò che favorisce l’infiammazione ed introdurre alimenti anti-infiammatori:
✅ Cereali integrali, in particolare Riso integrale, meglio se in chicco, chiaramente da coltivazione biologica. Questo magnifico cereale contiene specifiche sostanze, non presenti nel riso raffinato, tra cui il polifenolo tricina che contrasta la sintesi di molecole infiammatorie.
✅ Prodotti tradizionali a base di soia (miso, tempeh, salsa di soia) e kuzu, la radice della Pueraria lobata, una pianta selvatica rampicante appartenente alla famiglia delle leguminose. Questi contengono flavonoidi come la genisteina, con effetto antiossidante e anti-infiammatorio.
✅ Kukicha, un tè verde in rametti avente un contenuto di teina praticamente irrilevante. Il tè verde contiene epigallocatechina gallato, una componente polifenolica. I polifenoli sono potenti antiossidanti in grado di ridurre i radicali liberi associati all’invecchiamento e al danneggiamento cellulare.
✅ Pesce azzurro, semi di lino, noci, alghe: sono alimenti ricchi di omega 3.
✅ Cipolla: ricca del flavonoide quercetina, con potere antiossidante e antinfiammatorio.
✅ Grano saraceno. La quercitrina del saraceno è un flavonoide con attività antinfiammatoria e immunosoppressiva.
✅ Bene non farci mai mancare le verdure (chiaramente non le patate che impattano sulla glicemia e possono quindi favorire l’infiammazione)!
✅ Olio extra vergine di oliva, mandorle, ecc. Sono ricchi di Vitamina E, un antiossidante naturale sia per il nostro organismo, sia per l’alimento stesso. Chiaramente senza esagerare, specie con l’olio.
Sopprime l’infiammazione anche l’acido butirrico prodotto dalla fermentazione della fibra alimentare da parte dei batteri intestinali. Questo vuol dire mantenere sempre un intestino sano. Il nutrimento di questi batteri intestinali (il nostro microbiota) sono proprio le fibre che assumiamo attraverso un’alimentazione prevalentemente vegetale (non la crusca ovviamente che, se assunta in maniera avulsa, potrebbe essere devastante).
Quindi, basiamo la nostra alimentazione prevalentemente su cereali non industrialmente raffinati, legumi, verdure (non le patate) e frutta di stagione (del nostro clima), compresa la frutta oleosa.
Ricordiamo anche l’importanza della Vitamina D.
In condizioni di insufficienza di vitamina D, prevale una risposta immunitaria di tipo pro-infiammatorio.
La supplementazione di Vitamina D riduce il rischio di malattie autoimmuni del 22%.
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