La Medicina Tradizionale Cinese ci insegna che tutto è energia e noi possiamo acquisire coscienza di questa energia attraverso la percezione dei suoi aspetti qualitativi Yin e Yang (buio e luce, freddo e caldo, ecc.), opposti, ma complementari.
Lo Yin e lo Yang e il Principio Unico
Gli antichi cinesi utilizzavano, per Yin e Yang, ideogrammi rappresentanti una collina: per Yin il lato in ombra (quindi buio, freddo) e per Yang il lato esposto al sole (quindi luminoso, caldo).
Questo ci fa comprendere che la realtà è relativa: dipende dal punto di osservazione. La collina è di fatto sempre la stessa: siamo noi che la percepiamo in modo diverso.
Le due qualità Yin e Yang sono sempre compresenti: la realtà può essere se stessa e, nello stesso tempo, il suo contrario.
Questa visione orientale è molto semplice, come lo sono le manifestazioni dei fenomeni naturali. Eppure, per noi occidentali a volte è difficile comprendere questi concetti, in quanto il nostro approccio non è analogico (come lo è la Medicina Tradizionale Cinese), ma logico e si basa sull’opposizione dei contrari (logica aristotelica).
La logica matematica ci insegna che esistono tautologie (espressioni sempre vere) e contraddizioni (espressioni sempre false). Secondo questo ragionamento, A e non A (il suo opposto) non possono essere contemporaneamente vere. Ecco perché, secondo la nostra logica, è difficile comprendere e concepire la compresenza dei due opposti (Yin e Yang).
Dualità e, nel contempo, unità: dall’alternanza dinamica di Yin e Yang, dalla loro trasformazione dell’uno nell’altro nasce la Vita. Questo Principio Unico (e unificatore) è ben rappresentato dal Tao.
La Medicina Tradizionale Cinese si basa sull’osservazione della natura e dei suoi fenomeni. Per comprenderla al meglio, lo sforzo necessario è quello di risvegliare il fanciullo che è in noi, cancellare i nostri pregiudizi e preconcetti, cercando di vedere con gli occhi del cuore.
I 5 Movimenti
Le trasformazioni dello Yin e dello Yang si manifestano nei cinque movimenti: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. Qualcuno li chiama elementi. Ma il termine movimento probabilmente rende meglio l’idea del dinamismo e dell’eterna trasformazione.
Questi movimenti hanno analogie anche con le stagioni, le fasi della vita, i nostri organi, la nostra mente, le nostre emozioni. Di fatto, in Medicina Tradizionale Cinese non esiste distinzione tra soma e psiche, in quanto entrambi sono manifestazione della medesima realtà, il Qi.
Il Legno è un’energia che sale e simboleggia la rinascita, la primavera, la forza della natura. E’ un’energia che si muove. Al Legno è associata la progettualità, la creatività, la capacità di prendere decisioni, la nostra sana grinta.
Gli organi correlati a questo movimento energetico sono Fegato e Cistifellea. Nel Fegato risiede la nostra Anima Eterea, correlata al sonno, all’immaginazione, alle aspirazioni.
Il Fuoco è rappresentato dal sole, con la sua capacità di trasformare e far rinascere. Il Fuoco è fonte di vita, calore e nutrimento. Sono associati Cuore ed Intestino Tenue. Il Cuore alloggia lo Shen, responsabile dell’affettività, del pensiero, della consapevolezza. Nel cuore risiedono le attività mentali e la coscienza, che influenzano le nostre emozioni.
La Terra è il luogo dove tutto viene accolto, elaborato, digerito, trasformato. E’ l’energia del sostegno, del radicamento. Milza e Stomaco sono gli organi ad essa correlati. Nella Milza risiede l’intelletto, responsabile della concentrazione, della memoria, della messa a fuoco dei nostri pensieri.
Il Metallo è l’energia dello scambio: permette il rapporto con l’esterno. E’ la nostra capacità di accettare e lasciar andare. Accettare ciò che ci viene dall’esterno. Lasciar andare ciò che non ci serve. E’ un movimento di interiorizzazione.
E questa energia di scambio possiamo ritrovarla in Polmoni ed Intestino Crasso. Ed è attraverso il respiro, che possiamo essere in grado di percepirci. E’ nei Polmoni che risiede la nostra Anima Corporea, responsabile delle nostre sensazioni.
L’Acqua è la radice della vita. Qui ritroviamo il nostro io, la parte più profonda di noi. E’ l’energia che ci fornisce la spinta esistenziale, la volontà, la determinazione. Ci dà struttura, forza, ci sostiene nei momenti di stress. Reni e Vescica appartengono a questo movimento. Ed è nei Reni che risiede la nostra Volontà.
Gli organi e le emozioni
Ad ogni organo interno è attribuita, per analogia, una particolare connotazione dello psichismo ed un’ “anima”.
Il rapporto tra un organo interno e la corrispondente emozione è biunivoco. Un organo malato tenderà ad influire sulla condizione psichica-emotiva
- Fegato –> ira, rabbia, collera
- Cuore –> eccesso di gioia
- Milza –> pensieri ossessivi
- Polmone –> tristezza
- Rene –> paura
Un’emozione in eccesso tenderà a danneggiare l’organo corrispondente
- la collera ferisce il Fegato e fa salire l’energia
- la gioia (eccessiva) ferisce il Cuore e fa rilasciare l’energia
- i pensieri ossessivi feriscono la Milza e annodano l’energia
- la tristezza ferisce il Polmone ed esaurisce l’energia
- la paura ferisce il Rene e fa scendere l’energia
Ritrovate questo mio articolo nel libro Medicina da Mangiare.
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